Migliori cuffie antirumore del 2024

migliori cuffie antirumore del 2024

Il nostro udito è un senso prezioso, il quale può però essere danneggiato da particolari situazioni lavorative come pure da contesti tipici di sport, tempo libero o della semplice vita quotidiana. Si rivela quindi particolarmente importante in diverse occasioni utilizzare delle cuffie antirumore ben progettate e realizzate come 3M Peltor Optime III, grazie alle quali sarà sempre possibile lavorare o dedicarsi ai propri hobby senza alcun timore e proteggendo in maniera adeguata le proprie facoltà uditive nel tempo.

Confronto delle cuffie antirumore migliori

3M Peltor Optime III

Il modello più venduto

3M Peltor Optime III

(4.6)

Offerta: 28,49 € Prezzo: 31,31 Sconto: 2,82 (9%) *

  • La struttura interna attenua bene le frequenze alte
  • Riduce al minimo la risonanza interna delle coppe
  • Offrono comfort anche in caso di uso prolungato

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3M Peltor Optime II

Il prodotto migliore in assoluto

3M Peltor Optime II

(4.7)

Offerta: 33,49 € Prezzo: 8,37 Sconto: 8,37 (100%) *

  • Dotate di un pratico e comodo archetto a girocollo
  • Le coppe molto spaziose evitano ristagni di calore
  • Estremamente leggere, pesano solamente 150 g

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3M Peltor XA5

Ottima alternativa

3M Peltor XA5

(4.5)

Offerta: 55,58 € Prezzo: 63,83 Sconto: 8,25 (13%) *

  • Possono attenuare le emissioni sonore fino a 37 dB
  • Comoda bardatura temporale isolata dall'elettricità
  • Adatte a essere usate in ambienti a elevato rischio

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Come scegliere le cuffie antirumore

Rumori e rischi correlati

Capita a chiunque di ritrovarsi all’interno di contesti particolarmente rumorosi, talvolta al punto da risultare quasi insopportabili. Le zone più trafficate di grandi città, così come festival musicali ed eventi similari, possono essere fonti di notevole inquinamento acustico. Con quest’ultimo termine, infatti, si intende un livello sonoro che, a breve o a lungo termine, può arrecare danni fisici.

Anche molte attività lavorative e hobbystiche determinano l’esposizione a forti rumori, in svariati casi per diverse ore nell’arco di una giornata. Il senso dell’udito di ognuno, tuttavia, può risentire gravemente di eccessive sollecitazioni, pertanto è fondamentale preservarlo al meglio, utilizzando quando necessario appositi dispositivi di protezione individuale, o DPI, ovvero le cuffie antirumore, od otoprotettori.

Prima di definire nello specifico le peculiarità che una cuffia antirumore deve avere, e quindi comprendere bene quale scegliere e in base a quali necessità effettuare un acquisto consapevole e mirato, è necessario fare una panoramica riguardante le caratteristiche del rumore, i suoi effetti e i frangenti della vita quotidiana e lavorativa più rischiosi.

Le frequenze percepite dall’orecchio umano vanno da 20 a 20000 Hz

Il rumore è un fenomeno fisico derivante dal contatto di due corpi: tale incontro produce vibrazioni e onde sonore, le quali si propagano nell’aria fino a raggiungere l’apparato uditivo. La misurazione di questo evento avviene in hertz, o Hz, unità rilevante la frequenza del suono, e in decibel, o dB, vale a dire l’unità di misura dell’intensità, sulla quale avviene la progettazione delle cuffie anti rumore.

Se, infatti, la frequenza identifica la variazione di pressione dei suoni, secondo cui a un maggior valore corrisponde una più elevata acutezza sonora, l’intensità definisce come e quanto il rumore viene percepito da un orecchio. Tale valore è, di conseguenza, quello a cui è necessario fare primariamente riferimento nel determinare gli effetti del suono e l’utilità delle cuffie antirumore.

Intensità Situazione Effetti Rischio
Da 20 a 50 dB Ambienti domestici abitativi, sussurri, contesti naturali Nessuno Assente
Tra 60 e 80 dB Conversazioni normali, uffici affollati, strade affollate, asciugacapelli Fastidio leggero o appena percettibile Minimo
Da 80 a 110 dB Discoteche, contesti industriali, concerti, utensili da lavoro Fastidio elevato, difficile da sopportare Medio alto, in caso di esposizione prolungata
Oltre i 120 dB Sirene a breve distanza, spari, aereo in decollo Soglia del dolore, non tollerabile Alto o altissimo

In base a tale dati è semplice valutare come determinate categorie di persone, tipicamente nell’ambito lavorativo ma non solo, risulti maggiormente esposta a emissioni sonore dannose. È proprio in questi casi che è indispensabile adoperare delle cuffie isolanti dal rumore, tenendo presente l’esistenza di legislazioni specifiche riportanti obblighi ben precisi in tal senso.

Occorre tuttavia fare delle precisazioni in proposito, distinguendo i valori di livello sonoro equivalente, o LEQ, dalla pressione di picco. Il primo si riferisce al rumore cui si rimane esposti per un determinato periodo di tempo, di norma una giornata lavorativa di 8 ore, mentre i livelli di picco identificano le punte di massima intensità del suono avvertibili in momenti specifici.

Se le alte pressioni di picco sono relativamente poco rilevanti, proprio perché non si parla di un’esposizione costante, la disciplina di uso delle cuffie antirumore fa riferimento e esposizioni continuative nel tempo. Nella fattispecie, la soglia di rischio è 87 dB, benché già dagli 80 dB in avanti sia obbligatorio attuare misure cautelative di sicurezza al riguardo.

Oltre a essere un preciso obbligo di legge, la tutela dell’udito per mezzo delle cuffie protettive è importante poiché lo stress acustico eccessivo porta a graduali e progressive diminuzioni della sensibilità uditiva e fenomeni di acufene, che possono degenerare negli anni in disturbi nervosi generalizzati, patologie di varia natura e, nei casi peggiori, sfociare addirittura nella sordità totale.

Contesti di utilizzo

Il preambolo riguardante la definizione generale di rumore, la relativa classificazione e i rischi cui si può andare incontro in base ai livelli di esposizione è indispensabile, poiché definisce l’effettiva necessità di acquistare e adoperare la miglior cuffia antirumore per soddisfare le proprie esigenze. Ciò presuppone, tuttavia, di analizzare anche i più comuni frangenti di impiego.

In linea generale, è piuttosto comune associare le cuffie antirumore a situazioni lavorative ben specifiche, strettamente regolamentate dalla legislazione vigente in materia. Sebbene tale immaginario sia senza dubbio veritiero, è però importante specificare come tali oggetti siano adoperabili in diversi ambienti e contesti, tra cui

  • Aeronautica
  • Cantieri edili
  • Eventi musicali
  • Attività quotidiane e fai da te
  • Automobilismo e motociclismo
  • Fabbriche e impianti produttivi
  • Sport praticati con armi da fuoco

È chiaro che l’attività lavorativa di un certo tipo è senza dubbio il più classico frangente di utilizzo di simili DPI. All’interno di grandi cantieri edili, laddove siano impegnati diversi operatori e vengano utilizzati con frequenza strumenti come martelli demolitori, betoniere e simili, è in molti casi obbligatorio per le figure professionali coinvolte indossare cuffie acustiche.

Un discorso similare è applicabile anche a fabbriche e stabilimenti produttivi di vario genere, in cui i macchinari in azione determinano un’esposizione costante al rumore. In simili luoghi il datore di lavoro ha spesso l’obbligo di fornire cuffie antinfortunistiche, a seconda della pressione sonora media esistente, valutando come i lavoratori siano esposti in modo continuativo durante la giornata.

Allo stesso modo, sempre valutando ambiti di tipo prevalentemente lavorativo, piloti, assistenti e personale impiegato nel settore aeronautico civile e militare devono usare cuffie insonorizzate particolarmente performanti, poiché la pressione sonora degli aerei in fase di decollo nella zona della pista è tra i rumori più forti, circa 120 dB, a ridosso della soglia del dolore.

Il settore dei motori da terra è ugualmente interessato, poiché automobili e motociclette da gara o particolarmente potenti, siano esse guidate a livello amatoriale oppure professionistico, possono rombare producendo rumori molto elevati. Meccanici, figure appartenenti allo staff tecnico e i guidatori stessi, dunque, indossano anch’essi detti dispositivi.

Le alte frequenze si attenuano più facilmente di quelle basse

Considerando sport come la caccia, il tiro a segno, le esercitazioni al poligono, così come attività militari e in generale situazioni in cui vengono adoperate armi da fuoco, l’impiego di cuffie antirumore per poligono e cuffie per sparo è indispensabile. Sebbene si tratti in tal caso di pressioni di picco e non di esposizione continuativa, gli spari producono elevate pressioni sonore.

Rimanendo ancora nell’ambito del tempo libero, anche molti eventi musicali, ad esempio grandi festival di musica dal vivo, concerti e l’attività normale delle discoteche, sono considerate situazioni rischiose in tal senso. A ragione di ciò, non solo per fonici e tecnici impegnati a livello lavorativo ma anche per gli spettatori, è spesso consigliabile usare qualche tipo di cuffia antirumore.

Anche gli amanti del fai da te utilizzano di frequente utensili superanti la soglia degli 87 dB, come compressori, trapani e simili, pertanto durante tali interventi è bene che costoro adoperino apparecchi di protezione dell’udito.

Più in generale, esistono inoltre cuffie isolanti per studiare, cuffie antirumore per dormire la notte e cuffie antirumore per neonati e bambini, morbide e regolabili, ideali da usare se assistono con noi a un concerto all’aperto o a uno spettacolo di fuochi d’artificio, affinchè si godano lo spettacolo senza esserne spaventati o infastiditi.

Tipologie e funzionamento

Data la vastità delle situazioni entro cui è consigliabile, oppure obbligatorio, indossare tali protezioni, è facile intuire l’esistenza sul mercato di varie tipologie di cuffie antirumore, le quali si possono adattare a determinate situazioni specifiche. Risulta ovviamente importante capire come scegliere, assicurandosi di comprare un modello funzionale alle proprie necessità, scegliendo fra

  1. Passive
  2. Attive comunicanti
  3. Attive non comunicanti

Le cuffie antirumore identificate come passive sono i prodotti più comuni e conosciuti in senso ampio. La loro funzione è semplicemente quella di schermare l’utilizzatore dai rumori esterni attenuando, con maggiore o minore efficienza a seconda del modello, la pressione sonora circostante e permettendo di percepire comunque i suoni, ma in modo ovattato.

Questi tipi di otoprotettori sono quelli adoperati di norma in ambienti come officine, cantieri e fabbriche, laddove l’interazione con altri lavoratori è relativamente limitata e possibile anche indossando tali DPI. Adatte ai luoghi dove le emissioni sono poco superiori agli 80 dB, sono ideali anche per studiare, leggere e talvolta vengono usate come cuffie antirumore passive per dormire.

Presentano invece caratteristiche differenti i modelli attivi comunicanti, in grado di offrire in genere maggiore protezione, arrivando ad abbattere una consistente quantità di rumori provenienti dall’ambiente esterno. Ciò può però causare dei problemi, specie in contesti lavorativi dove la comunicazione interpersonale risulti necessaria e continuativa.

Per comprendere bene le cuffie antirumore attive come funzionano, quindi, è necessario immaginare situazioni operative mutevoli, le quali debbano essere coordinate da varie figure, ad esempio il decollo di un aereo. Questo genere di dispositivi, per supplire a tale necessità, incorpora un sistema di microfoni che consente agli operatori collegati di comunicare tra di loro.

Spari e rumori forti improvvisi possono provocare traumi permanenti

Esistono invece altri contesti lavorativi in cui si rivela indispensabile per i lavoratori poter ascoltare eventuali direttive loro impartite da capi reparto o altri tipi di superiori, senza che sussista tuttavia la necessità di uno scambio bilaterale di informazioni. In tal caso risulta sufficiente dotarsi di meno tecnologiche cuffie attive non comunicanti.

Queste ultime, ovviamente, attutiscono anch’esse la pressione sonora generata da macchinari o situazioni ambientali esterne, tuttavia non hanno microfoni incorporati, bensì solamente un sistema di ricezione audio, grazie al quale l’utilizzatore sarà in grado di sentire quanto gli viene comunicato. Possono talvolta essere collegate anche a circuiti interni di diffusione sonora.

La distinzione tra questi differenti modelli di cuffia antirumore è di certo importante, poiché ogni tipologia si rivela adatta a situazioni ben specifiche. I prodotti a funzionamento attivo, infatti, in genere sono ideali per contesti produttivi molto rumorosi, così come anche per situazioni legate al tempo libero, tipo la caccia, lo sport e altri frangenti similari.

Queste migliori cuffie antirumore elettroniche risultano meno economiche dei modelli passivi, pertanto sicuramente eccessive per contesti come il fai da te, mentre per chi ama attività come esercitarsi al poligono sono di certo più indicate. In proposito va specificato come negli ambiti lavorativi tali oggetti debbano essere acquistati e forniti ai dipendenti dai datori di lavoro.

Caratteristiche costruttive

Nel momento in cui, esaminate con la dovuta attenzione le proprie esigenze specifiche riguardanti l’ambito di utilizzo previsto, si procederà a cercare la cuffia antirumore migliore con cui affrontare le situazioni a rischio lavorative o meno, sarà fondamentale prendere in esame alcune specifiche realizzative che possono differenziare parecchio i vari modelli.

In tal senso è però indispensabile precisare come la funzione delle cuffie da poligono e delle cuffie antirumore per lavoro non sia quella di isolare completamente l’utente e azzerare i livelli di emissione sonora, bensì di ridurre la pressione portandola al di sotto di valori ritenuti accettabili e non forieri di rischi, tra i 70 e gli 80 dB.

È facile comprendere dunque che, ad esempio, delle cuffie antirumore 50db troveranno la loro collocazione ideale in frangenti estremi, laddove vi siano elevatissime pressioni sonore, risultano tuttavia sovrabbondanti in situazioni più comuni. Per completezza, è importante specificare che i valori riportati dalle case costruttive al riguardo si riferiscono proprio alla quantità di decibel abbattuti.

Detta classificazione si basa sui valori HML e SNR. Il primo indica su quali tipi di frequenze saranno efficaci le cuffie antirumore: H per frequenze alte da 2000 a 8000 Hz, M per le medie tra 1000 e 2000 Hz e L per le basse fino a 63 Hz. L’acronimo SNR, o Single Number Rating, specifica quanti decibel effettivi gli otoprotettori potranno attenuare.

SNR Adattabilità Fascia
Inferiore a 25 dB Situazioni più comuni, utilizzabili per studiare, dormire e leggere Medio bassa, di norma poco costose
Da 25 a 30 dB Generalmente adoperabili nel fai da te, laddove sia necessario attenuare pressioni moderate Media, progettate spesso per l’ambito amatoriale
Tra 30 e 35 dB Utilizzate in contesti molto più rumorosi, ad esempio all’interno di fabbriche e impianti produttivi Medio alta, già adatte a impieghi professionali e sportivi
Oltre i 35 dB Progettate per ambienti estremi, ad esempio piste di decollo aeroportuali, stabilimenti di stampaggio e poligoni Alta, più costose ma ideali anche per usi continuativi

Se i valori di SNR sono senz’altro importanti nell’ottica di operare divisioni efficaci tra cuffie per poligono, cuffie da lavoro e cuffie antirumore per studiare, altrettanto indispensabile è considerarne alcune peculiarità costruttive. La conformazione, i materiali, e il colore sono infatti elementi utili a definire con ulteriore sicurezza i modelli più adatti ai vari casi.

La conformazione degli otoprotettori prevede 2 coperture, o padiglioni auricolari, aderenti all’orecchio dell’utilizzatore, collegati tra loro da un sottile archetto. Dal punto di vista dei materiali, le coperture si presentano come delle coppe rivestite esternamente di miscele plastiche e imbottite internamente con schiume racchiuse da un involucro spugnoso.

In alcuni casi i rivestimenti e le schiume delle cuffie poligono migliori sono disposti in più strati, fattore volto a incrementare ulteriormente la soglia di abbattimento sonoro. A contatto con l’orecchio, invece, si troverà una membrana a cuscinetto, anch’essa spugnosa, morbida, talvolta rivestita in similpelle, aderente al lato del viso e alla pelle della zona auricolare.

Il suddetto archetto, il quale funge da collegamento tra i 2 padiglioni, è invece realizzato di norma in acciaio inox, flessibile ma duraturo. È quasi sempre ricoperto da un rivestimento cosiddetto temporale, anch’esso in pelle o materiali simili e, nelle cuffie elettroniche da tiro così come nelle cuffie antirumore lavoro di tipo attivo, ospita il circuito di diffusione sonora.

Detta struttura è realizzata in modo tale da interporre tra il timpano dell’utente e la fonte di rumore una vera e propria barriera fisica, avente lo scopo di assorbire la pressione sonora. Colorazioni più sgargianti, ad esempio verde acceso o rosso, della coppa esterna delle cuffie antirumore sono invece utili per aumentare la visibilità in fabbriche con passaggio di carrelli, lavori notturni o cantieri stradali.

Comodità d’uso e accessori

Menzionate tutte le caratteristiche strutturali fondamentali, vale la pena approfondire ulteriormente altri aspetti riguardanti soprattutto la comodità di impiego. Questo aspetto importantissimo, oltre ad avere dei possibili effetti sul rapporto qualità prezzo delle cuffie auricolari, offrirà ulteriori spunti per stabilire le più adeguate casistiche di uso.

Il consiglio in tal senso, infatti, è sempre quello di prediligere modelli assicuranti un buon livello di comfort, in modo da non risentire di un indosso continuativo quotidiano o sentirsi infastiditi da utilizzi prolungati per molte ore. Se i materiali devono essere sempre anallergici per norma di legge, la vestibilità ideale è soggettiva, ma è molto importante, in special modo usando ad esempio le cuffie antirumore per bambini.

Fra le prime peculiarità di cui tenere conto c’è la pressione esercitata dalla cuffia antirumore sull’area circostante l’orecchio. Tale pressione dovrà essere sufficiente a mantenere l’aderenza, ma non eccessiva da provocare disagi e fastidi. Lo stesso vale per il rivestimento temporale dell’archetto, elemento del quale idealmente non si dovrebbe quasi avvertire la presenza.

Alcuni modelli sono imbottiti anche con liquidi speciali

In aggiunta, il bilanciamento delle cuffie antirumore deve risultare ottimale da entrambi i lati, mentre internamente è bene sia presente una serie di canali di ventilazione atti a prevenire la formazione di calore eccessivo, umidità, sudore e condizioni antigieniche. Ciò si rivela indispensabile per cuffie da tiro e da lavoro usate per molte ore in ambienti molto caldi.

Infine, specie ricercando magari cuffie antirumore comode per dormire, è bene considerare anche misure e peso. Se le dimensioni sono abbastanza standard e difficilmente si discostano molto da un range variabile tra i 15 e i 20 cm, il peso può differire dai 100 g ai 600 g, tenendo presente che specifiche cuffie antirumore bambini dovranno essere il più possibile leggere e confortevoli.

Nell’ottica di acquistare degli otoprotettori aderenti alle proprie necessità, è possibile considerare la presenza di altri accessori, come

  • Antenna radio
  • Laccio da collo
  • Isolamento elettrico
  • Struttura ripiegabile
  • Connettività bluetooth

Le cuffie antirumore con radio presentano di norma una vera e propria antenna, più raramente dispositivi interni con la stessa funzione, in grado di captare le onde radio FM. Ciò consente di lavorare ascoltando programmi radiofonici o musica, in modo similare a come si può fare collegando al proprio smartphone delle cuffie antirumore con bluetooth.

Se tali accessori sono orientati però a un certo grado di relax ottenibile magari falciando il prato o facendo lavoretti di bricolage in casa, in alcune occasioni lavorative, ad esempio officine elettrotecniche o meccaniche, può avere una valenza anche dal punto di vista della sicurezza usare dispositivi isolati elettricamente o non presentanti parti in metallo.

Valutando invece la comodità di utilizzo generica, è bene considerare l’esistenza di prodotti con strutture ripiegabili. Detta funzionalità si rivela importante in particolare per coloro che necessitano di molta attrezzatura lavorativa da trasportare giornalmente e la cuffia antirumore richiudibile su se stessa può essere riposta in uno zaino o in una cassetta attrezzi, occupando poco spazio.

Alcune cuffie per tiro a segno, infine, dispongono di lacci da collo e accessori simili, molto comodi quando l’impiego di tali DPI non è richiesto continuativamente, permettendo di abbassarli sul torace durante il non utilizzo. Sovente questi apparecchi si rivelano particolarmente interessanti per occasioni come esercitazioni al poligono, caccia e hobby similari.

Cura e normative specifiche

Appurato quanto sia indispensabile avere in dotazione degli otoprotettori adeguati alle proprie esigenze, siano esse di tipo lavorativo, hobbystico oppure orientate semplicemente a ridurre il frastuono della vita in una città trafficata, esistono alcune specifiche di utilizzo importanti. Con pochi e semplici consigli, infatti, sarà possibile trarre il meglio da tali DPI.

Come prima cosa, ovviamente, occorre considerare con attenzione la propria casistica specifica, informandosi su quale sia il valore medio di esposizione giornaliera a rumori più o meno rischiosi. Se quest’aspetto può essere meno fondamentale per impieghi casalinghi, a livello lavorativo è necessario conoscere simili dati, così da adoperare cuffie antirumore adeguate.

Chiaramente la sensibilità uditiva può essere in alcuni casi un parametro variabile da persona a persona, pertanto alcuni soggetti più sensibili potrebbero essere infastiditi anche da rumori al di sotto dei limiti di legge. In tal caso l’impiego della cuffia antirumore è demandato alla persona interessata, tuttavia, di norma, è bene evitarne l’utilizzo prolungato quando non necessario.

Questo fattore è importante, poiché, immaginando ad esempio uno studente abituato a leggere per molte ore con delle cuffie antirumore bluetooth, se prolungata nel tempo tale abitudine può portare a sviluppare sensibilità eccessiva nei confronti di rumori normali e, di conseguenza, fastidi e disagi generalizzati, evitabili usando i DPI con buonsenso.

Viceversa, all’interno di ambienti lavorativi dove vige l’obbligo di indossare le apposite protezioni uditive, è fondamentale che i lavoratori impegnati usino i DPI previsti, secondo le modalità e le tempistiche di legge, oppure in base ai regolamenti interni specifici. Allo stesso modo, ovviamente, i datori di lavoro hanno l’obbligo di fornire i materiali e far rispettare le disposizioni.

La percezione di un rumore a 95 dB è doppia rispetto a 85 dB

In questo senso è bene specificare come la legislazione italiana abbia preposto organismi e figure appositamente incaricate dell’applicazione e della vigilanza sull’osservanza delle norme di sicurezza, tra cui quelle per la protezione dal rumore. Si fa riferimento in tal senso a professionisti interni o esterni detti RSPP e agli enti SPRESAL facenti capo alle ASL territorialmente competenti.

A titolo individuale, invece, la cura personale delle cuffie protezione rumore, tanto in contesti professionali quanto hobbystici o sportivi, è da considerare con attenzione. Le condizioni igieniche di detti prodotti dovranno essere mantenute, specialmente in ambienti lavorativi come fabbriche e simili, in cui olio, grassi e altre residui possono depositarsi su molti oggetti.

La pulizia è fondamentale in questo senso e potrà essere eseguita periodicamente, almeno 2 volte la settimana, con detergenti non aggressivi, saponi neutri e acqua. Dopo l’asciugatura completa sarà possibile adoperare nuovamente le cuffie antirumore, avendo la sicurezza di poter scongiurare l’insorgenza di problematiche auricolari o dermatosi dovute a scarsa igiene.

Chiaramente, nella stessa ottica, così come per preservarne la funzionalità, la cuffia antirumore dovrà essere mantenuta in buone condizioni di conservazione, evitando l’utilizzo in caso di logorii dei tessuti spugnosi, corrosione dei materiali o altri segni di usura visibili. In situazioni similari occorrerà sostituire il DPI, adoperandone uno nuovo.

Queste poche indicazioni identificano un uso adeguato delle cuffie per rumore, la cui disciplina legislativa si ritrova nelle seguenti norme

  1. UNI EN 352
  2. UNI EN 458
  3. UNI EN 13819
  4. UNI 9432:2011
  5. UNI EN ISO 9612
  6. D.Lgs 81/08, o Testo Unico della sicurezza

Le norme UNI EN 352, 458 e 13819 specificano i requisiti costruttivi, i metodi di manutenzione e le prove che devono superare le cuffie antirumore per poter essere vendute e adoperate.

Se invece le UNI 9432 e 9612, emanate parallelamente, certificano aspetti tecnici riguardanti l’esposizione, il D.Lgs 81/08 è la base di ogni procedura di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Recensioni delle migliori cuffie antirumore

1. 3M Peltor Optime III

Garanzia di comfort elevato e notevoli prestazioni di abbattimento dei suoni anche ad alta frequenza fanno di 3M Peltor Optime III delle cuffie antirumore adatte a essere indossate in molte occasioni, comprese quelle più stressanti in cui è necessario fare affidamento su DPI di alta qualità generale.

3M Peltor Optime III

Il modello più venduto

3M Peltor Optime III

(4.6)

Offerta: 28,49 Prezzo: 31,31 Sconto: 2,82 (9%) *

Avere la possibilità, tanto in ambito lavorativo quanto in occasioni più comuni tipiche della vita quotidiana, di adoperare DPI di qualità come 3M Peltor Optime III è indispensabile. Oltre a proteggere in maniera sempre efficace l’apparato uditivo dell’utente, si rivelano anche facili da lavare e igienizzare, fattore importante nell’ottica di non incorrere in nessun caso in problemi derivanti da accumuli di sporcizia.

Nel momento in cui si usano in maniera più o meno continuativa delle cuffie antirumore, è di certo fondamentale valutare la prestanza di tali prodotti riguardo a una decisiva attenuazione dei suoni provenienti dall’ambiente circostante. In questo senso tale modello presenta valori decisamente interessanti, dal momento che è in grado di attenuare le alte frequenze con un SNR pari a ben 35 dB.

Se le garanzie effettive di abbattimento dei rumori sono notevoli, altrettanto si può dire della vestibilità generica, favorita da un archetto realizzato in acciaio inox, duraturo nel tempo e di alta qualità, con rivestimento temporale. Tale elemento può essere regolato con facilità e rapidamente, consentendo a qualunque utilizzatore di adattare la struttura alla propria conformazione fisica specifica.

Comfort elevato

Ovviamente, una delle peculiarità su cui porre maggiore attenzione durante la fase di acquisto di un paio di cuffie antirumore è il comfort garantito durante l’impiego. In questo caso, tale comodità è assicurata dalle caratteristiche delle membrane a cuscinetto, ampie e riempite con una combinazione di schiuma morbida e liquido, la quale determina bassa pressione di contatto con la pelle.

A fronte di tale caratteristiche, quindi, gli ambiti di uso ideali sono molti poiché, evidentemente, durante la progettazione l’azienda costruttrice ha dedicato particolare attenzione nel realizzare un prodotto versatile e adattabile a vari utilizzi. Sarà dunque semplice e confortevole usare questi DPI in situazioni con elevato stress acustico, eventualmente anche per molte ore consecutive.

Durante una giornata lavorativa intera, mediamente calcolata di 8 ore, non sempre è facile tollerare dispositivi protettivi per un tempo tanto lungo. Utilizzando 3M Peltor Optime III questo fattore non dovrà preoccupare, poiché, pure valutando il profilo di ingombro, esse risultano senza dubbio assai comode, in virtù in aggiunta di un peso complessivo non certo elevato, inferiore ai 400 g.

Struttura di qualità

La possibilità di indossare e portare a lungo il prodotto a copertura delle orecchie, tuttavia, dipende in qualche misura anche dalla effettiva conformazione strutturale, la quale deve risultare genericamente di buon livello, anallergica e sicura. I materiali di realizzazione giocano un ruolo fondamentale al riguardo, considerando che nel caso specifico si parla di PVC, ABS e altre plastiche non fastidiose al tatto.

Oltre al comfort di uso e alla determinazione di una adeguata portabilità, le suddette particolarità sono importanti pure per quanto concerne la formazione di umidità e sudore. La struttura a doppia coppa di 3M Peltor Optime III è dotata di diversi canali di ventilazione interni, i quali prevengono il ristagno di calore, favorendo il ricircolo d’aria e, di conseguenza, garantendo un utilizzo non fastidioso.

Alla luce delle interessanti qualità costruttive, è bene specificare inoltre come le suddette cuffie antirumore siano ampiamente compatibili con altri DPI separati, presentando infine una pratica predisposizione per l’aggancio di un elmetto aggiuntivo. Tutte queste caratteristiche, quindi, identificano un accessorio tanto utile quanto comodo e indispensabile per la salute del proprio udito.

2. 3M Peltor Optime II

Usare le cuffie antirumore non è prerogativa esclusiva di lavoratori impiegati in contesti ad alto rischio. Modelli come 3M Peltor Optime II, infatti, possono trovare la loro collocazione ideali in frangenti, professionali o meno, in cui il rischio sia mediamente inferiore, ma risulti comunque necessario ridurlo.

3M Peltor Optime II

Il prodotto migliore in assoluto

3M Peltor Optime II

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Offerta: 33,49 Prezzo: 8,37 Sconto: 8,37 (100%) *

Vi sono casi in cui soluzioni e prodotti di tipo professionale possono presentare caratteristiche troppo elevate se la casistica di impiego prevista riguarda ambiti meno stressanti e in dette situazioni prodotti come 3M Peltor Optime II possono rivelarsi ideali. Ciò non significa ovviamente che le prestazioni di abbattimento o le specifiche costruttive siano da ritenere genericamente di basso livello, anzi.

Valutando tra le prime cose il comfort garantito, infatti, sono evidenti fin da subito la cura e l’attenzione con cui il prodotto è stato realizzato. In particolare, i cuscinetti poggianti sulla zona auricolare, oltre a essere molto semplici e intuitivi da sostituire in caso di necessità, sono conformati in modo tale da non esercitare una pressione fastidiosa attorno alle orecchie, assicurando comodità.

Le suddette peculiarità riguardanti il comfort di impiego sono molto importanti nel giudizio generale da dare alle cuffie antirumore, poiché sono in grado di stabilire alcuni degli usi ideali. A fronte di ciò, infatti, unitamente alle prestazioni di abbattimento, è possibile definirle adatte sia a contesti quotidiani che a frangenti lavorativi come fabbriche, cantieri e zone aeroportuali.

Buona versatilità

È chiaro come le caratteristiche appena descritte non siano sufficienti da sole a identificare la qualità globale del prodotto, tuttavia si rivelano assai interessanti se accostate alle specifiche tecniche. In particolare è facile comprendere come il livello di attenuazione sia un valore fondamentale da prendere in considerazione: in tal caso si parla di un SNR di 31 dB.

Un simile dato, pur non essendo adatto a situazioni di estremo stress acustico, è senza dubbio ideale per abbattere con efficacia e riportare sotto la soglia di rischio le emissioni di macchinari industriali ed edilizi. In tali ambienti, tuttavia, è facile soffrire il caldo, pertanto queste cuffie antirumore presentano coppe ampie all’interno e canali di ventilazione atti a prevenire umidità e calore in eccesso.

In questo senso è di certo fondamentale valutare anche la buona qualità dei materiali costruttivi, anch’essi concorrenti a determinare comfort e versatilità. Da tale punto di vista 3M Peltor Optime II è una scelta altrettanto valida: l’imbottitura è formata da schiuma morbida e liquido, mentre gli altri elementi in plastiche resistenti e sicure offrono longevità e sicurezza di utilizzo.

Molto leggere

Rimanendo sempre in tema di specifiche costruttive, vi è un ulteriore fattore fondamentale, grazie al quale è possibile stabilire una minore o maggiore adattabilità a varie situazioni e utilizzatori, ovvero il peso. Pur risultando solide e durature nel tempo, queste cuffie antirumore sono anche confortevoli a merito di un peso complessivo estremamente ridotto, pari a soli 150 g.

A detta leggerezza, fattore avente come diretta conseguenza una spiccata comodità di impiego anche in casi di utilizzo prolungato per diverse ore, concorre la conformazione dell’archetto, il quale in tal caso non è temporale, bensì a girocollo. Questo particolare aspetto di 3M Peltor Optime II contribuisce a incrementare ulteriormente la vestibilità generica e il comfort.

Infine, tenendo a mente tutte le ottime qualità finora descritte, è utile specificare come la progettazione di questi DPI sia avvenuta avendo come obiettivo quello di poter abbattere non solamente le classiche frequenze alte, ma anche alcune frequenze più basse le quali, come è noto, sono maggiormente difficili da contenere. In base a tali dati, dunque, è evidente l’enorme utilità di tale prodotto in svariate situazioni.

3. 3M Peltor XA5

In ambienti lavorativi o altri contesti sportivi ad alto rischio acustico è di certo indispensabile usare DPI come 3M Peltor XA5, ovvero delle cuffie antirumore in grado di offrire eccellenti livelli di abbattimento del fragore, oltre a elevata comodità generale e caratteristiche strutturali senza alcun dubbio notevoli.

3M Peltor XA5

Ottima alternativa

3M Peltor XA5

(4.5)

Offerta: 55,58 Prezzo: 63,83 Sconto: 8,25 (13%) *

Al di fuori delle situazioni lavorative in cui la presenza di un rischio medio impone l’utilizzo di dispositivi protettivi, esistono contesti in cui le emissioni rumorose sono estremamente elevate ed è in tali frangenti che modelli come 3M Peltor XA5 si rivelano fondamentali. Per risultare efficienti in ambienti più rischiosi, detti DPI offrono anche una bardatura temporale isolata e senza parti in metallo.

In aggiunta a questa peculiarità, l’intera struttura costruttiva presenta caratteristiche di eccellenza, grazie alle quali queste cuffie antirumore si rivelano ottime per preservare l’integrità dell’apparato uditivo di ogni utilizzatore pure nelle situazioni più difficili. In particolare, il processo di progettazione è stato improntato nell’ottica di ottenere un modello efficiente quanto comodo.

Nello specifico, la spessa imbottitura interna è stata realizzata con una schiuma morbida e modellata secondo una nuova formula, accompagnata a una strutturazione delle coppe in grado di garantire nella stessa misura protezione e comfort di uso. Detta peculiarità è importante valutando come prodotti del genere, in ambienti particolari, debbano essere indossati per molte ore consecutive.

Design innovativo

Proprio a livello costruttivo è possibile definire alcuni dettagli interessanti, i quali contribuiscono a determinare un’ottima versatilità nei contesti lavorativi più rischiosi. La doppia bardatura è regolabile a piacimento e, sebbene gli elevati valori di attenuazione richiedano coppe più ampie, a livello dimensionale il prodotto rimane comodo e leggero, per via di un peso di 358 g.

Sempre tenendo presente il mediamente consistente numero di ore di impiego giornaliero, 3M Peltor XA5 presenta delle buone particolarità anche per quanto concerne la dissipazione del calore. Il design complessivo, tanto del rivestimento temporale quanto delle coppe, infatti, garantisce una ventilazione adeguata e contrasta ristagni e formazioni di sudore e umidità.

Tutto ciò assume un valore ancora più consistente se si valuta un bilanciamento ottimale delle cuffie antirumore nella generalità della struttura, oltre alla presenza di membrane e cuscinetti aventi ampiezza maggiore ma esercitanti una pressione limitata sulla pelle attorno all’area auricolare. Gli aspetti suddetti, dunque, certificano ottime aspettative di comfort e vestibilità.

Alti livelli di attenuazione

In maniera contestuale alle specifiche strutturali, è importante prendere in considerazione soprattutto l’effettiva capacità di attenuare rumori generanti pressioni sonore molto elevate. In tal senso queste cuffie antirumore si dimostrano esemplari, poiché garantiscono un livello di abbattimento sonoro quantificato in ben 37 dB, cioè un valore mediamente alto.

Essendo state realizzate appositamente per essere adoperate laddove vi siano necessità piuttosto stringenti, cioè ambienti in cui la valutazione del rischio sonoro evidenzia picchi o esposizioni continuative elevate, è interessante prendere in considerazione le predisposizioni per l’attacco di elmetti protettivi e la possibilità di uso in modo congiunto con altri eventuali DPI.

Il quadro generale di 3M Peltor XA5, dunque, è senz’altro molto positivo sotto ogni punto di vista e designa occasioni di utilizzo ideali all’interno di realtà lavorative come stampaggi, industrie estrattive e cartiere, ma anche esercitazioni al poligono o altri contesti similari. Per coloro i quali hanno esigenze complesse questo accessorio è di certo una scelta adeguata.

Opinioni finali

Sia dettata dalla necessità di rispettare le normative vigenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, da esigenze di tipo casalingo o dalle tipologie di attività svolte nel tempo libero, dotarsi di cuffie antirumore è senza dubbio una decisione indispensabile nell'ottica di preservare il proprio udito. In base alla situazione specifica, tuttavia, sarà indispensabile capire quale scegliere tra i modelli in commercio, valutando le migliori offerte nei negozi specializzati o sulle piattaforme online.

Quantunque ricercando oggetti per la propria sicurezza operativa sia bene non lesinare sui prezzi e non basarsi esclusivamente sull'applicazione di sconti, 3M Peltor Optime III è tra le alternative più interessanti in generale. Versatili ed efficaci in vari contesti, possono essere acquistate con un dispendio economico davvero irrisorio, a dispetto della buona qualità generale.

In presenza di necessità di attenuazione sonora meno pressanti, ma volendo dotarsi di cuffie antirumore con migliore vestibilità e altamente confortevoli in ogni situazione, un'altra offerta attraente è 3M Peltor Optime II. Seppur vendute a un prezzo leggermente superiore, le caratteristiche costruttive potranno catturare l'attenzione di molti utenti anche in assenza di uno sconto.

Se, invece, è fondamentale puntare al miglior rapporto qualità prezzo e a prestazioni di abbattimento sonoro piuttosto elevate, tra i prodotti di fascia media più efficienti è senza dubbio possibile annoverare 3M Peltor XA5. Queste ottime cuffie antirumore offrono protezione anche negli ambienti maggiormente rumorosi, configurandosi come attrezzatura adatta anche a frangenti più estremi.

Quali cuffie antirumore scegliere? Classifica (Top 3)

Prodotto Offerta Sconto Voto
3M Peltor Optime III 3M Peltor Optime III 28,49 € 31,31 * 2,82 € (9%) (4.6)
3M Peltor Optime II 3M Peltor Optime II 33,49 € 8,37 * 8,37 € (100%) (4.7)
3M Peltor XA5 3M Peltor XA5 55,58 € 63,83 * 8,25 € (13%) (4.5)

Domande frequenti

Come si regola la bardatura temporale?

La maggior parte delle cuffie antirumore è dotata di una molla con un perno sul lato esterno delle coppette, la quale si allarga e si restringe in maniera automatica in base alle dimensioni della testa.

Radio e bluetooth si possono usare sempre?

La cuffia antirumore con connettività radio o bluetooth per ascoltare musica è utilizzabile in contesti casalinghi, ma in fabbriche e stabilimenti produttivi, non è consigliabile e, in alcuni casi, è vietata, in quanto si corre il rischio di non percepire importanti segnalazioni acustiche di sicurezza, ad esempio allarmi antincendio o il passaggio di un carrello elevatore.

Si possono usare abbinate agli occhiali protettivi?

Sì, possono essere indossate sia con occhiali protettivi che con lenti da vista o da sole. In alcuni modelli sono già abbinati direttamente a DPI di protezione oculare, soluzione in grado di eliminare l'eventuale fastidio provocato dalle bacchette degli occhiali.

Per quante ore consecutive possono essere indossate?

Non esiste un limite particolare in tal senso poiché dipende dai contesti di uso, tuttavia, soprattutto in ambito lavorativo, è consigliabile, se possibile, togliere le cuffie antirumore almeno 3 o 4 volte durante le 8 ore, massaggiando le orecchie e cercando un luogo silenzioso dove riabituare l'udito alla percezione normale dei suoni.

I microfoni dei modelli comunicanti come sono alimentati?

Gli impianti interni di comunicazione, sia essa in entrata o in uscita, sono alimentati di norma da pile, stilo o ministilo, ubicate in piccoli vani appositi.

Il cuscinetto è sostituibile?

Sì, la maggior parte dei prodotti offrono la possibilità di sostituire, quando usurata, la membrana a cuscinetto che rimane a contatto con la pelle. Sarà ovviamente importante assicurarsi di installare un ricambio compatibile, con le medesime caratteristiche costruttive e dimensionali.

Esistono modelli con valigetta?

Sebbene tale peculiarità sia limitata di norma alle cuffie antirumore professionali e più costose, è possibile ritrovare apparecchi dotati di valigetta per trasporto e stoccaggio.

Quali sono i rischi dell'iperprotezione?

Utilizzare cuffie antirumore con un SNR molto elevato laddove non ve ne sia necessità può determinare un eccessivo abbattimento dei suoni ambientali, fattore determinante un rischio in situazioni lavorative in cui risulti indispensabile riuscire a percepire con chiarezza quanto accade nell'ambiente circostante.