Migliore graffettatrice del 2024

Migliore graffettatrice del 2024

Nel tipico lavoro d’ufficio, analogamente all’ambito scolastico, è all’ordine del giorno avere la necessità di unire tra loro fogli e documenti: sarebbe tuttavia un’erronea ingenuità pensare che simili attività di fissaggio siano limitate alle situazioni succitate. Una graffettatrice come Einhell TC-EN 20 può infatti essere efficacemente utilizzata in molte maniere, su materiali notevolmente differenti dalla carta, semplificando il lavoro di amanti del bricolage, tappezzieri, elettricisti, tessitori e di svariate altre figure di tipo professionale.

Confronto delle graffettatrici migliori

Einhell TC-EN 20

Il modello più venduto

Einhell TC-EN 20

(4.2)

Offerta: 32,90 € Prezzo: 38,50 Sconto: 5,60 (15%) *

  • Utilizzabile sia con punti metallici che piccoli chiodi
  • Sistema di sicurezza per prevenire sparo accidentale
  • Possibilità di selezionare e regolare forza d’impatto

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Bosch HT 14

Miglior rapporto qualità e prezzo

Bosch HT 14

(4.2)

Offerta: 28,65 € Prezzo: 44,00 Sconto: 15,35 (35%) *

  • Solida struttura in acciaio, elevata durata nel tempo
  • Regolazione manuale della potenza di penetrazione
  • Utilizzo di punti con un massimo di 14 mm di altezza

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Bosch PTK 3.6 LI

Il prodotto migliore in assoluto

Bosch PTK 3.6 LI

(4.2)

Offerta: 65,89 € Prezzo: 69,90 Sconto: 4,01 (6%) *

  • Batteria al litio a lunga durata e a elevate prestazioni
  • Potenza che garantisce di sparare 30 colpi al minuto
  • Leggera e maneggevole, grazie al peso di soli 798 g

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Come scegliere una graffettatrice

Utilità e ambiti di impiego

A partire dall’età scolastica, praticamente chiunque ricorderà il frequente impiego delle classiche cucitrici, con le quali si univano tra di loro i fogli di carta. Sebbene questo tipo di utensile sia ampiamente conosciuto, però, non è così scontato che tutti siano a conoscenza del fatto che una sua controparte più performante possa essere adoperata anche nel bricolage e in altri campi diversi dalla cancelleria. La graffettatrice manuale, che, come vedremo in seguito, può anche funzionare grazie ad altri tipi di alimentazione, è infatti uno degli strumenti più versatili nel campo del fai da te leggero, della manutenzione casalinga e del restauro.

Una sparagraffette, proprio come facilmente intuibile dal nome stesso, viene usata per inserire punti metallici, di varia forma e dimensione, i quali servono a unire e creare un fissaggio tra due diversi elementi, più o meno spessi e resistenti. A tal proposito, occorre, tuttavia, operare una distinzione tra una graffettatrice e uno sparachiodi: sebbene i due utensili abbiano un funzionamento concettualmente quasi identico e nonostante esistano in commercio modelli che possono svolgere entrambi i ruoli, la differenza può risultare sostanziale. Normalmente, la prima è adatta per applicazioni più leggere e con elementi di fissaggio più piccoli, mentre le pistole sparachiodi fanno uso, appunto, di chiodi più grandi e servono per operare su strutture di dimensioni importanti e spessori anche notevoli, oltre i 50 mm.

Una volta esplicata la diversa operatività dei due dispositivi, è possibile fornire una piccola panoramica delle molteplici possibilità d’impiego di una graffettatrice elettrica o diversamente alimentata.

Ambito operativo Possibili impieghi
Ufficio L’uso più comune dei classici e più essenziali modelli manuali, vale a dire l’unione di fogli di carta o cartone, per la produzione di documentazione di vario genere
Tappezzeria Utilizzo piuttosto frequente che consiste nell’applicare graffette per effettuare fissaggi resistenti tra tessuti che andranno a comporre la tappezzeria stessa
Rivestimenti Sia nell’ambito professionale che nel fai da te, può tornare utile per foderare, con pellame, cuoio o tessuto, intelaiature di divani, sedie, sellini per motocicli e simili
Sartoria In maniera similare alla tappezzeria, può unire tra di loro lembi di tessuto e stoffa per facilitare le successive operazioni di cucitura
Elettrotecnica Gli elettricisti, anche a livello professionale, impiegano tali strumenti per il fissaggio, su pannelli o strutture simili, di cavi ed elementi di impiantistica vari
Apicoltura Una graffatrice per legno può essere un supporto fondamentale per la costruzione dei telai che andranno a comporre il nido delle api all’interno dell’arnia

In base, ovviamente, alle necessità specifiche, è dunque possibile impiegare queste tipologie di utensili per un’ampia gamma di lavorazioni. Di certo, all’interno delle sfere professionali vengono normalmente adoperati i prodotti più performanti, i quali possono anche fissare reti metalliche e rivestimenti lignei; tuttavia, anche all’interno dell’ambito amatoriale, è possibile adoperare efficacemente una sparapunti manuale. Per la costruzioni di cornici per quadri, ad esempio, o per la realizzazione di altre strutture lignee leggere e sottili, tali macchinari possono infatti risultare estremamente utili.

Poiché è possibile trovare in commercio parecchie opzioni diverse, per poter avere la sicurezza di acquistare un prodotto adatto ai propri scopi specifici, dunque, è indispensabile valutare con attenzione le proprie necessità. Per quanto possa sembrare banale, infatti, è bene considerare che ogni prodotto presenta delle caratteristiche peculiari, le quali possono renderlo più o meno adattabile a una serie di lavorazioni differenti.

Struttura ed ergonomia

Il criterio principale che influenza in modo particolare l’utilizzo di una graffettatrice è senza dubbio la praticità di movimentazione, la quale dipende in larga misura soprattutto dai parametri di ergonomia cui essa risponde e dalla struttura stessa. Risulta facilmente intuibile come, a seconda della specifica tipologia di utensile che ci si trova in mano, la sua conformazione possa presentare differenze più o meno sostanziali. Nonostante ciò, pur prescindendo per il momento da altre particolarità, in linea generale è possibile identificare alcuni elementi comuni a tutti i modelli, ovvero

  1. Grilletto
  2. Impugnatura
  3. Corpo macchina
  4. Caricatore per punti
  5. Nasello, o becco della graffettatrice

Sebbene la posizione e la forma delle suddetti parti possa variare in base al tipo, tutte le pistole spara graffette presentano questi elementi. Il grilletto, che può essere individuato sotto al corpo macchina oppure, specialmente per quanto riguarda i prodotti più comuni ad azionamento manuale, essere parte integrante dell’impugnatura è il meccanismo che innesca lo sparo della graffetta. Questo dovrà risultare il più possibile semplice da azionare, specialmente nell’ottica di eseguire lavori lunghi.

Lo stesso discorso è applicabile all’impugnatura, la quale, esattamente come il corpo macchina, può essere realizzata in acciaio o in alluminio. Di norma, almeno per quanto riguarda la maneggevolezza e la semplicità d’uso, sono da preferire i modelli costruiti in alluminio, i quali risultano più leggeri, pur garantendo una buona resistenza all’usura. Nel caso di una graffatrice pneumatica professionale, o comunque costruita per impieghi relativamente gravosi, è frequente che l’impugnatura sia rivestita con gomma soft grip: in tal caso, la presa dell’utente risulterà più salda e sicura, aumentando anche il comfort durante l’impiego.

Il caricatore per i punti può essere verticale, estraibile oppure a caricamento orizzontale, ed è possibile trovarlo inglobato nell’impugnatura o sopra di essa. Le dimensioni variano chiaramente in base alla misura e alla forma delle graffette che può ospitare, al procedimento riguardante come caricare i punti e all’eventualità in cui possa alloggiare anche piccoli chiodi, talvolta chiamati graffette a T. Allo stesso modo, anche le dimensioni e la forma del becco possono essere diverse in relazione alla versatilità operativa della graffettatrice.

Molte impugnature presentano ergonomici incavi per le dita per una presa salda

La valutazione riguardante l’ergonomia generale delle graffettatrici, quindi, passa inevitabilmente attraverso la valutazione dei suddetti fattori, della loro posizione e del materiale costruttivo. Considerando che, ad esempio, una sparapunti per tappezzeria sarà facilmente impiegata per operare su altezze che costringono l’operatore a tenere le braccia alzate, magari anche per diverse ore, risulta necessario dotarsi di un prodotto che sia il più possibile leggero e comodo da movimentare. Per un prodotto ad alimentazione elettrica andrà anche valutata la lunghezza del filo, normalmente non inferiore ai 2 m, per assicurarsi il massimo della mobilità nella zona operativa senza la necessità di ricorrere a prolunghe.

Senza dimenticare che, soprattutto parlando di modelli a funzionamento manuale, l’azionamento ripetuto per molte ore del grilletto può provocare indolenzimento dei polsi e dei muscoli dell’avambraccio, è bene considerare che, per un utilizzo confortevole, una graffettatrice non dovrebbe avere misure superiori ai 25/30 cm. Lo stesso discorso è applicabile al peso, che sarebbe bene rimanesse inferiore a 1,5 kg. È chiaro come tali valutazioni debbano comunque essere sempre considerate in relazione all’utilizzo prevalente previsto da colui che effettuerà le varie lavorazioni.

Possibili alimentazioni

Nel momento della scelta della migliore graffettatrice che può essere più facilmente adattabile alle differenti esigenze personali, è ovviamente indispensabile considerare con attenzione la tipologia di alimentazione che si intende favorire. Esistono, infatti, diverse possibilità in tal senso e le peculiarità specifiche possono adattarsi con più o meno facilità alle molteplici necessità lavorative per le quali viene valutato l’acquisto.

Tale aspetto è fondamentale, in quanto influisce, oltre che sulle già citate variabili riguardanti la struttura e il comfort durante l’impiego, anche sull’effettiva operatività della graffettatrice. L’alimentazione determina, infatti, sia la forza che l’operatore dovrà applicare durante la lavorazione che la quantità e la qualità dei materiali su cui è possibile intervenire. Va da sé che un macchinario potente potrà eseguire fissaggi su elementi più resistenti e spessi con un minore dispendio di energie da parte dell’utente, ma potrebbe essere meno pratico per quanto riguarda utilizzi leggeri, come ad esempio quelli rientranti nell’ambito della sartoria o del fai da te leggero.

In ogni caso, per sottolineare efficacemente questi parametri, è necessario capire come funziona un simile strumento ed elencare quali diversi tipi di alimentazione è possibile trovare, ovvero

  • Manuale
  • A batteria
  • A elettricità
  • Ad aria compressa

Una fissatrice manuale rappresenta un’evoluzione della tradizionale pinzatrice che tutti conosciamo. Il funzionamento risulta del tutto simile, anche se normalmente più grande: quando l’utilizzatore esercita forza sull’impugnatura, una molla interna spinge il punto verso il nasello, facendo in modo che quest’ultimo venga espulso e inserito all’interno del materiale in lavorazione. Alla stessa categoria appartengono alcuni modelli che, pur avendo una conformazione identica, possono essere usati come un martello: la differenza risiede nel fatto che, invece che esercitare pressione sull’impugnatura, lo strumento viene sbattuto sull’elemento da fissare, causando la fuoriuscita della graffa.

Una graffettatrice elettrica, invece, sfrutta la potenza di un motorino interno, variabile tra i 50 e i 2000 W delle macchine più performanti utilizzabili anche come sparachiodi: questo motore, alimentato dalla normale rete domestica, fa scattare un pistone magnetizzato, il quale espelle il punto, eseguendo quindi il fissaggio. Un modello funzionante a batteria si basa sullo stesso principio, con l’unica differenza che il magnete viene azionato dalla forza impressa dal voltaggio della batteria, variabile tra i 3 e i 12 V. In maniera analoga agisce una pistola sparapunti aria compressa, la quale verrà alimentata dalla forza fornita da un compressore collegato dall’utente, normalmente con una pressione di esercizio compresa tra i 4 e gli 8 bar.

Un alto amperaggio, espresso in Ah, indica una maggiore durata della batteria

Va da sé che l’operatività effettiva di una graffatrice manuale per legno o per tappezzeria dipenderà principalmente dalla forza che la molla interna potrà esercitare, potendo dunque risultare adatta in misura maggiore a lavori su materiali relativamente morbidi e che non richiedano un fissaggio particolarmente profondo. Al contrario, invece, una pistola sparapunti elettrica o a batteria, sarà dotata di una maggiore potenza e potrà essere impiegata efficacemente anche su strutture più resistenti. Spesso, tuttavia, tali soluzioni risultano più costose e, quindi, adeguate a hobbysti che ne facciano un uso frequente. Lo stesso si può affermare per una graffettatrice pneumatica, le cui prestazioni, unitamente ai costi, risultano normalmente più consistenti, circoscrivendone l’adattabilità a situazioni di stampo prettamente professionale.

Uso e regolazioni varie

La modalità di utilizzo di una graffettatrice, seppure generalmente piuttosto intuitiva, può variare in maniera sostanziale a seconda del modello e della tipologia di alimentazione utilizzata. Tali particolarità, tuttavia, non sono individuabili nella loro interezza, poiché dipendono da molti fattori di diverso tipo, tra i quali la conformazione strutturale dell’utensile stesso, la marca, le dimensioni e l’utilizzo principale per il quale è stato pensato. A tal proposito, infatti, può essere piuttosto semplice immaginare come una sparapunti per legno possa avere delle specifiche d’uso diverse da un prodotto realizzato appositamente per operare su carta o tessuto.

In linea generica, comunque, il funzionamento di una graffettatrice è piuttosto semplice: sarà infatti sufficiente appoggiare il naso dell’utensile alla zona su cui dovrà essere eseguito il fissaggio, azionare il grilletto oppure fare forza sull’impugnatura e procedere allo sparo. Il becco è quasi sempre posto alla sommità di un piano verticale che consente di mantenere la perpendicolarità durante l’operazione di fissaggio.

Alcuni modelli permettono di sparare anche più di una graffa per volta

La migliore modalità di appoggio dipenderà ovviamente anche dalle caratteristiche del materiale su cui si andrà a lavorare. Nel caso in cui si stia adoperando una graffatrice per legno per la realizzazione di una struttura composta da elementi stretti, sarà necessario trovare una posizione adeguata, grazie alla quale sia possibile appoggiare il dispositivo su una superficie sufficientemente ampia da consentire un buon bilanciamento durante il lavoro. Un ulteriore accorgimento, che può tornare utile per ottenere il massimo della precisione adoperando una fissatrice pneumatica, è quello di avere cura di operare su superfici sgombre da altra attrezzatura e da materiali non strettamente correlati alle operazioni svolte. Per quanto possa sembrare scontato, è bene specificare che un’area di lavoro disordinata può compromettere la buona riuscita del progetto cui ci si sta dedicando.

In aggiunta, è bene citare due ulteriori variabili che possono essere utili a valutare la qualità generale della graffettatrice, ovvero

  • Colpi al minuto
  • Regolazione della profondità

Il primo parametro è considerabile soltanto utilizzando una graffettatrice ad aria compressa o funzionante tramite alimentazione elettrica o a batteria. Questo valore identifica, infatti, la quantità massima di punti metallici che l’apparecchio può sparare in un minuto, la quale può aggirarsi tra i 20 e i 30 nei modelli per il bricolage. Altri prodotti più performanti possono superare tali numeri, arrivando a poter produrre, talvolta, anche 40 colpi al minuto.

La regolazione di profondità, invece, può essere talvolta ritrovata anche in una graffatrice manuale professionale. Questa possibilità permette all’operatore di controllare la profondità di inserimento della graffa e può tornare particolarmente utile nel caso in cui si stia adoperando un macchinario molto performante su materiali meno resistenti. Nei modelli manuali, tale regolazione è effettuabile tramite una vite di profondità che agisce sulla tensione della molla interna, mentre gli altri tipi di alimentazione prevedono talvolta una regolazione elettronica, oppure tramite apposite rotelle.

Gamma di graffette e accessori

Per adoperare nella maniera migliore le graffettatrici risulta chiaramente fondamentale anche utilizzare i giusti punti metallici. Esistono diverse tipologie di tali elementi, di forme, materiali e misure differenti, che li rendono più o meno adatti a determinate lavorazioni. Dal momento, inoltre, che ogni modello può ospitare all’interno del proprio caricatore soltanto graffette di determinate dimensioni, è importante che l’utilizzatore sia in grado di leggere le indicazioni fornite dal produttore, così da scongiurare il rischio di acquistare punti non utilizzabili o non adatti al lavoro che si intende portare a termine. Ad esempio, per fissaggi su cartone, andrà considerato lo spessore dello stesso: per cartoni a onda singola andranno utilizzate graffette da 15 mm, mentre per cartoni spessi a onda tripla si useranno elementi alti almeno 22 mm.

I punti metallici per graffettatrice, di norma piegati con una forma a U, possono essere realizzati principalmente in acciaio semplice o in acciaio inox, il quale risulta più adatto per impieghi esterni, dal momento che presenta un elevato grado di resistenza all’umidità. È oltretutto possibile trovare elementi rivestiti o trattati, ad esempio zincati, resinati o bronzati, i quali sono rispettivamente duri e resistenti all’usura ed esteticamente più belli. Le misure, invece, vengono espresse tramite codici oppure coppie di numeri, che identificano la larghezza e l’altezza dell’elemento: ad esempio, una graffetta indicata con 10/4 avrà un passo, ovvero una larghezza di 10 mm e un’altezza di 4 mm. Una normale graffettatrice per legno può ospitare punti di dimensioni differenti, alti da un minimo di 3 o 4 mm a un massimo di anche 50 mm, normalmente contraddistinti dal codice 53.

Tipo di elemento Applicazione
A filo fine Le più adatte per operare nel campo della tessitura, dei rivestimenti e della cuciture di stoffe in genere, poiché risultano poco visibili a lavoro finito
A filo piatto Offrono una maggiore tenuta di fissaggio e vengono normalmente impiegate per attaccare pannelli isolanti o cartongesso
A dorso stretto Sono i punti più resistenti, usati comunemente per l’unione tra legni e per la realizzazione di strutture, anche quelle con dimensioni e spessori importanti
Per cavi, con forma a D Elementi più alti e stretti, realizzati appositamente per fissare su legno, a vista e in modo discreto, cavi elettrici a bassa tensione o telefonici

A tal proposito, è utile considerare la capienza del caricatore e la sua facilità di sgancio per il caricamento. Mentre la capienza può variare di diverse decine di unità da un esemplare all’altro, utilizzando una graffettatrice legno deve essere sempre semplice capire come ricaricarla. In alcuni casi, i caricatori possono essere estratti e riempiti, mentre in altri il caricamento avviene tramite delle guide presenti sulla sommità o sul lato posteriore del corpo macchina. Talvolta sono anche presenti alcuni accessori utili, come ad esempio l’indicatore che permette di visualizzare quante graffette sono rimaste da utilizzare. In aggiunta, molti prodotti comprendono all’interno della dotazione iniziale uno o più set di punti, e chiodini nel caso di una graffettatrice impiegabile anche come chiodatrice, oppure pratiche levette utili a togliere il punto in caso di errori durante le operazioni di fissaggio.

Misure manutentive e di sicurezza

Di norma, una graffettatrice pneumatica non è un dispositivo che necessita di cure manutentive particolarmente frequenti, ma risulta necessario, come ogni buon hobbysta sa bene, preservarne la durabilità e la funzionalità, nello stesso modo in cui vanno preservate quelle di tutti gli utensili da lavoro. A intervalli regolari, ad esempio, può risultare utile oliare le guide entro cui scorrono i punti metallici e, in caso di alimentazione ad aria compressa, lubrificare l’attacco per il compressore.

È importante ricordare inoltre che, essendo costituita principalmente da una struttura metallica, la graffettatrice dovrebbe essere stoccata dentro a locali asciutti, o comunque non troppo umidi. Questa precauzione può prevenire la formazione di ruggine, sia all’interno dei meccanismi che ne regolano il funzionamento, sia tra le stecche di graffette.

Allo stesso modo, nel caso in cui l’utensile venisse utilizzato all’esterno o in condizioni atmosferiche avverse, sarà necessario provvedere ad asciugarlo esternamente dopo l’utilizzo, avendo cura poi di conservarlo in un luogo caldo e areato per far asciugare eventuali infiltrazioni di umidità interne. L’utensile nella sua interezza, inoltre, dovrà essere tenuto pulito, provvedendo, qualora venisse utilizzato in concomitanza con altra attrezzatura che produca residui, a eliminare, con stracci asciutti, polveri o altre scorie che potrebbero intaccare nel lungo periodo la struttura dell’apparecchio.

È necessario utilizzare soltanto graffette compatibili con il dispositivo

Di per sé, una graffettatrice non è un macchinario pericoloso, principalmente grazie al fatto che le attrezzature dotate di marchio CE sono già predisposte con tutti i sistemi di sicurezza previsti per legge. Alcuni modelli, inoltre, presentano delle funzionalità di sicurezza aggiuntive, come ad esempio la possibilità di sparo consentita soltanto in posizione di lavoro. In altre occasioni è invece presente uno strumento che permette il fissaggio soltanto se vengono premuti contemporaneamente il naso e il grilletto.

Possono inoltre essere identificate alcune precauzioni da seguire prima e durante l’impiego della graffettatrice, le quali possono condurre a una maggiore sicurezza durante le lavorazioni, come ad esempio

  1. Evitare l’uso improprio
  2. Controllare l’integrità generale prima dell’impiego
  3. Staccare l’eventuale alimentazione prima di procedere a ricariche
  4. Alimentare soltanto come previsto dalle caratteristiche costruttive
  5. Puntare solamente contro l’area di lavorazione e non contro persone

Occorrerà, in aggiunta alle semplici norme dettate dal buonsenso e alle indicazioni specifiche fornite nel manuale d’uso, indossare ogni dispositivo di protezione individuale previsto durante tali lavorazioni. Sarà fondamentale, ad esempio, dotarsi di scarpe antinfortunistiche e guanti con un adeguato grado di protezione. Sebbene difficilmente si superino gli 80 o 90 dB di rumorosità, soprattutto in caso si stia adoperando una graffatrice pneumatica o elettrica, bisognerà inoltre avere cura di usare tappi per la protezione dell’udito.

Recensioni delle migliori graffettatrici

1. Einhell TC-EN 20

Dotata di ottime caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda la versatilità e l’affidabilità, la graffettatrice Einhell TC-EN 20 può facilmente venire incontro alle esigenze di un’ampia fetta di consumatori, in special modo gli hobbysti che necessitano di un apparecchio efficace e di semplice utilizzo.

Einhell TC-EN 20

Il modello più venduto

Einhell TC-EN 20

(4.2)

Offerta: 32,90 Prezzo: 38,50 Sconto: 5,60 (15%) *

Per tutte le più consuete applicazioni riguardanti il bricolage, Einhell TC-EN 20 risulta essere un ottimo prodotto, che garantisce un elevato comfort durante l’impiego. Infatti, in virtù delle sue dimensioni, 27,7 x 7,1 x 19,8 cm, del suo peso di appena 1,09 kg e dell’impugnatura ergonomica rivestita in gomma soft grip, la sua maneggevolezza è notevole, consentendo una presa molto salda e sicura, in modo che l’operatore possa adoperarlo per molte ore senza stancare la muscolatura.

La versatilità è garantita dalla doppia funzione di chiodatrice e graffettatrice, poiché può ospitare chiodi lunghi 14 mm e graffette con larghezza di 11,4 mm e una lunghezza compresa tra i 6 e i 14 mm; la dotazione iniziale, inoltre, comprende 500 chiodi e 1000 punti metallici. Il livello del caricatore è sempre visibile, mentre la sicurezza è garantita dal meccanismo di sparo che può produrre 20 colpi al minuto. In aggiunta, è presente una funzione per selezionare elettronicamente la forza di inserimento.

2. Bosch HT 14

Adatta in particolare per eseguire lavori di bricolage su materiali come tappezzeria, stoffe e pannelli isolanti, Bosch HT 14 è una graffettatrice robusta e abbastanza versatile. L’impiego estremamente intuitivo, inoltre, può renderla adatta anche a chi non avesse alcuna esperienza nel campo.

Bosch HT 14

Miglior rapporto qualità e prezzo

Bosch HT 14

(4.2)

Offerta: 28,65 Prezzo: 44,00 Sconto: 15,35 (35%) *

Grazie alla solida struttura in acciaio, Bosch HT 14 risulta un dispositivo affidabile e duraturo nel tempo. Nonostante ciò, la sua maneggevolezza non ne risente, poiché il peso totale di appena 572 g, unitamente a dimensioni compatte, 22 x 10,8 x 2,8 cm, ne consente un uso confortevole in ogni occasione. Pur funzionando ad alimentazione manuale, la forza di sparo è sufficiente per operare anche su telai e strutture costruite con legno, a meno che non sia troppo duro.

Un aspetto particolarmente interessante a livello operativo è la possibilità di regolare la profondità del colpo: ciò è possibile grazie a un’apposita vite, la quale comprime o allenta il contenuto del caricatore, determinandone la forza di sparo. Munita inoltre di una leva di fermo per il bloccaggio del grilletto quando non è in funzione, questa graffettatrice può ospitare elementi di fissaggio specifici con lunghezza variabile da 4 a 14 mm. Il meccanismo di sparo risulta essere affidabile, rendendo estremamente improbabile il rischio di inceppamento.

3. Bosch PTK 3.6 LI

Precisa, potente ed estremamente pratica, la graffettatrice Bosch PTK 3.6 LI risulta adatta a molti impieghi comuni per il mondo variegato del fai da te. Alimentata a batteria e dotata di un’ottima tecnologia costruttiva, può soddisfare ampiamente le diverse esigenze di molte tipologie di utenti.

Bosch PTK 3.6 LI

Il prodotto migliore in assoluto

Bosch PTK 3.6 LI

(4.2)

Offerta: 65,89 Prezzo: 69,90 Sconto: 4,01 (6%) *

La batteria al litio che alimenta Bosch PTK 3.6 LI, le cui specifiche sono 3,6 V e 1,3 Ah, garantisce buona potenza di esercizio, una durata da 3 a 5 ore e la possibilità di sparare 30 colpi al minuto. In più, è realizzata in modo da non risentirne qualora venisse caricata prima di essere completamente scarica, evento che viene segnalato dall’apposita luce a led. Nonostante ciò, l’utensile è leggero e maneggevole, avendo misure pari a 18 x 16 x 12 cm e un peso di appena 798 g.

Le graffette adoperabili hanno larghezza di 11,4 mm e le lunghezze compatibili vanno dai 4 ai 10 mm. All’interno della dotazione iniziale è possibile trovarne 1000, insieme a una pratica valigetta di metallo e un caricabatterie. Anche dal punto di vista della sicurezza questa graffettatrice risulta ottima, in virtù soprattutto del sistema che permette di procedere allo sparo premendo contemporaneamente grilletto e naso del dispositivo.

4. Wolfcraft 7088000

Compattezza e robustezza sono qualità che fanno di Wolfcraft 7088000 una graffettatrice di ottima fattura, il cui utilizzo principale è individuabile all’interno di una sfera prettamente amatoriale, riguardante tessuti, rivestimenti di sedie e divani e il più generico bricolage leggero.

Wolfcraft 7088000

Opzione economica

Wolfcraft 7088000

(4.2)

Offerta: 15,99 Prezzo: 19,99 Sconto: 4,00 (20%) *

La comodità e la versatilità d’impiego di Wolfcraft 7088000 sono aspetti esaltati da molti fattori, tra cui un caricatore estraibile che garantisce una ricarica estremamente semplice e rapida. I punti inseribili possono avere una lunghezza compresa tra 4 e 8 mm e la dotazione iniziale ne comprende già 1000, utilizzabili per le più comuni esigenze del fai da te. È inoltre possibile regolare la forza del colpo tramite l’apposita vite di profondità posta sulla parte posteriore del dispositivo.

Il corpo macchina di questa graffettatrice ad azionamento manuale è realizzato in metallo robusto, il quale garantisce un’ottima durabilità nel tempo. Oltre al pratico fermo per il blocco del grilletto, è oltretutto presente una comoda leva che serve a scalzare le graffette eventualmente inserite male. Le dimensioni e il peso dell’apparecchio, 18,5 x 5 x 19 cm per 531 g, lo rendono estremamente maneggevole e trasportabile in ogni situazione lavorativa, evitando l’affaticamento dell’operatore, anche dopo parecchie ore di impiego.

Opinioni finali

Per poter fronteggiare efficacemente le esigenze cui spesso e volentieri si presentano a un amante del fai da te, specie se costui è impegnato nell’ambito della manutenzione e del restauro di elementi come sedie e divani, così come nella realizzazione di progetti che prevedano piccole strutture in legno, occorre dotarsi di una buona graffettatrice. Può tuttavia non essere semplice decidere quale scegliere tra le moltissime possibilità offerte dal mercato, quindi sarà bene valutare con attenzione le proprie necessità.

Se la priorità cui si intende dare maggior peso è la versatilità, Einhell TC-EN 20 potrebbe essere presa in considerazione come una tra le migliori opzioni. Utilizzabile anche come chiodatrice, vanta una discreta potenza derivante dall’alimentazione elettrica e risulta efficace per un gran numero di applicazioni. Sebbene non adatto al campo prettamente professionale, tale macchinario di fascia media è venduto a un prezzo che può dimostrarsi assolutamente interessante anche per un neofita del bricolage.

Nel caso in cui l’impiego previsto fosse relativamente leggero, saltuario e non troppo impegnativo, un utensile solido e affidabile come Bosch HT 14 si configura come un’offerta imperdibile. Spendendo davvero poco, chiunque si potrebbe portare a casa una graffettatrice di ottima qualità, la quale può essere adoperata in un gran numero di occasioni, contando inoltre su una maneggevolezza notevole, unita a una robustezza generale che ne garantirà la lunga durata negli anni.

Per avere la sicurezza di potersi affidare, invece, a un prodotto tecnologicamente avanzato, potente e, per merito dell’ottima batteria in dotazione, agevole da usare anche fuori casa, Bosch PTK 3.6 LI è certamente la miglior opzione in tal senso. Tenendo d’occhio magari la frequente presenza di sconti, sebbene i prezzi degli altri apparecchi possano risultare più attraenti, si potrebbe avere la certezza di acquistare un dispositivo estremamente performante, sicuro e pratico in ogni situazione.

Volendo, al contrario, ricercare una graffettatrice basilare, non certo adatta ad applicazioni gravose ed impegnative, ma ottima per un utilizzo sporadico basato su esigenze estremamente comuni, la migliore alternativa si potrebbe identificare in Wolfcraft 7088000. Pratico, affidabile ed estremamente economico, questo prodotto, seppur appartenente a una fascia di mercato bassa, risulta interessante a livello di bricolage leggero domestico, oltre che stimolare l’acquirente anche in assenza di uno sconto.

Quale graffettatrice scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Einhell TC-EN 20 Einhell TC-EN 20 32,90 € 38,50 * 5,60 € (15%) (4.2)
Bosch HT 14 Bosch HT 14 28,65 € 44,00 * 15,35 € (35%) (4.2)
Bosch PTK 3.6 LI Bosch PTK 3.6 LI 65,89 € 69,90 * 4,01 € (6%) (4.2)
Wolfcraft 7088000 Wolfcraft 7088000 15,99 € 19,99 * 4,00 € (20%) (4.2)

Domande frequenti

Può fissare anche sui muri?

No, le graffette non sono adatte a tale scopo e, in aggiunta, difficilmente questi apparecchi hanno potenze tali da poter forare muratura o cemento.

È possibile usarla per unire un blocco di fogli?

Le graffettatrici manuali possono essere impiegate per simili operazioni, tuttavia bisogna considerare che i punti a U non si richiudono. Se adoperati in questo modo, per ottenere un fissaggio efficace, sarà poi necessario ripiegare verso l’interno della risma la parte sporgente delle graffette, oltre che mettere una protezione per non rovinare la superficie d’appoggio durante lo sparo.

Riesce a forare elementi metallici?

I dispositivi più potenti e performanti, alimentati tramite elettricità o aria compressa, possono essere in grado di forare lamiere di alluminio, a patto che queste siano molto sottili, non più di un paio di millimetri.

Occorre molta forza fisica per azionare un modello manuale?

No, poiché la forza di fissaggio è determinata dalla tensione della molla interna, per cui non sarà necessario esercitare una forza particolarmente elevata.

È impiegabile per chiudere scatole di cartone?

Sì, tuttavia il cartone dovrà essere piuttosto spesso e resistente per poter reggere efficacemente l’unione compiuta dal punto metallico.

Riesce a fissare plastica o PVC?

Certamente sì. Ovviamente lo spessore del foglio plastico non dovrà essere superiore alla lunghezza degli elementi impiegati per il fissaggio.

Quanti punti si possono inserire nel caricatore?

Dipende dalle dimensioni del caricatore della graffettatrice in questione e dalle misure delle graffette. A seconda del caso specifico, possono essere inseriti dai 40 ai 200/300 elementi.

Va bene per fissare una rete metallica a una struttura in legno?

Sì, è uno degli utilizzi più frequenti. Prima di procedere, si dovrà soltanto verificare che la struttura retrostante non sia realizzata con un legno troppo duro.