Migliore compressore portatile del 2024

Migliore compressore portatile del 2024

Per fare fronte a situazioni di emergenza, così come per eseguire piccole e limitate operazioni, ad esempio gonfiare un materasso da campo, un compressore portatile è un prodotto a dir poco utilissimo, funzionale e semplice da adoperare. Dunque, un modello come Black+Decker ASI300 si rivela una scelta di qualità, data la grande versatilità generale e le prestazioni che è in grado di erogare, le quali ben si adattano a esigenze di varia natura.

Confronto dei compressori portatili migliori

Black+Decker ASI300

Il modello più venduto

Black+Decker ASI300

(3.7)

Offerta: 57,83 € Prezzo: 74,95 Sconto: 17,12 (23%) *

  • Doppia alimentazione, elettrica e corrente continua
  • Con impostazioni di gonfiaggio facili da selezionare
  • Alta pressione d'esercizio fino al massimo di 11 bar

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Stanley DN 200/10/5 AirBoss

Il prodotto migliore in assoluto

Stanley DN 200/10/5 AirBoss

(4.2)

Offerta: 115,28 € Prezzo: 28,82 Sconto: 28,82 (100%) *

  • Compresa la cinghia a tracolla per il trasporto
  • Pulsante di accensione è riparato da agenti esterni
  • Piccolo vano per stoccare accessori di erogazione

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Stanley DST 100/8/6

Opzione silenzioso

Stanley DST 100/8/6

(4.2)

Offerta: 139,90 € Prezzo: 34,98 Sconto: 34,98 (100%) *

  • Estremamente silenzioso, emette solamente 59 dB
  • Copertura in plastica, elevata protezione del motore
  • Dotato di un serbatoio avente una capacità di 6 L

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Tacklife M1

Ideale per auto

Tacklife M1

(4.2)

Offerta: 35,99 € Prezzo: 42,99 Sconto: 7,00 (16%) *

  • Torcia LED con 3 diverse modalità di illuminazione
  • Struttura con doppia protezione surriscaldamento
  • Elevata precisione del manometro, pari a ±0,5 psi

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Come scegliere un compressore portatile

Principali utilizzi

Quantunque, almeno secondo la cultura popolare, i macchinari producenti aria compressa, così come quelli funzionanti per mezzo di questo tipo di alimentazione, siano utilizzati principalmente da professionisti appartenenti a vari settori, negli ultimi decenni la situazione è cambiata parecchio, grazie soprattutto alla continua evoluzione tecnologica.

Al giorno d’oggi, infatti, sono relativamente poche le case entro cui non sia presente un dispositivo di compressione. Sebbene figure professionali come i meccanici e ambienti industriali, ad esempio fabbriche, officine e impianti di produzione vari, siano di certo i contesti in cui è più frequente avere a che fare con processi di pressurizzazione, gli ambiti di uso domestici sono svariati.

Nella sfera del bricolage sono molti gli utensili alimentati ad aria compressa, si pensi alle pistole per verniciare e alle sabbiatrici, tuttavia non sono solamente gli ambiti strettamente hobbystici o lavorativi a fare largo uso di tale forma di energia. A tale proposito, dunque, è bene specificare fin da subito quanto acquistare un compressore portatile possa rivelarsi indispensabile per chiunque.

Al netto dei grandi stabilimenti ospitanti processi produttivi, ovvero strutture spesso dotate di grandi impianti e circuiti di pressurizzazione e distribuzione, e degli amanti del fai da te spesso impegnati a usare strumentazioni di vario tipo, i voluminosi apparecchi di compressione non sono i soli a poter produrre aria in pressione. Al contrario, i compressori portatili risultano più utili nella vita quotidiana.

In tal senso, quindi, è importante circoscrivere alcuni dei comuni ambiti di uso di detti modelli, nell’ottica di arrivare a comprendere bene a cosa serve un piccolo compressore portatile. Avendo ben chiare le casistiche di impiego più frequenti sarà facile effettuare un acquisto consapevole e mirato, con il quale poter soddisfare tutte le proprie necessità specifiche.

Ambito Utilizzo Modelli
Quotidiano Gonfiaggio di palloni e giochi per bambini, soffiaggio di piccole zone o pulizia di oggetti Operazioni eseguibili con apparecchi normalmente molto compatti, non in grado di sviluppare elevate pressioni
Tempo libero Preparazione di materassini gonfiabili, piscine da giardino e camere delle ruote di biciclette Situazioni non richiedenti portate di aria importanti, tuttavia affrontabili al meglio con strumentazioni con buona capienza
Emergenza Manutenzione, preventiva o improvvisa, di pneumatici di automobili e motocicli con dimensioni medio grandi Frangenti al cui interno possono essere usati con successo piccoli apparecchi appositi, ma anche macchinari più potenti, a seconda della necessità

Per quanto sia di certo impensabile definire tutte le possibili applicazioni dell’aria compressa, le casistiche di utilizzo appena menzionate possono dare un’idea abbastanza esaustiva dei più classici impieghi dei compressori portatili. Ad esempio, in ambito domestico, avendo la necessità di pulire la tastiera di un PC, un mini compressore aria è senza dubbio un apparecchio ideale.

D’altra parte, volendo prepararsi al meglio per trascorrere delle notti in campeggio oppure rilassarsi al mare o in piscina, il compressore piccolo si dimostra adatto anche per gonfiare materassini e simili, così come la piscina stessa, se quest’ultima è un modello fuori terra da giardino. Allo stesso modo, si potranno mettere in uso palloni e giocattoli gonfiabili per i più piccoli.

Non è però solamente durante il tempo libero o la quotidianità che è possibile trarre vantaggio dall’impiego di tali apparecchi. Immaginando di ritrovarsi in auto o in moto con uno o più pneumatici un po’ sgonfi, nell’ottica di non usurarli eccessivamente, consumare troppo carburante o rischiare problemi, con il compressore portatile per auto si potrà correggere immediatamente la pressione.

Ovviamente le suddette sono solamente alcune delle possibilità di utilizzo di strumentazioni di questo genere, ma una simile panoramica è utile perché, pur non potendo essere esaustiva, pone l’accento sulla versatilità del compressore portatile e sulla sua enorme utilità, sia nella vita di ogni giorno quanto per hobbysti dediti a lavoretti di vario genere.

Funzionamento e struttura

Appurato quanto i compressori portatili possano rivelarsi quasi fondamentali per moltissimi utilizzatori, compresi coloro i quali non sono soliti avere a che fare con il fai da te propriamente detto, è necessario definirne bene il funzionamento e le caratteristiche strutturali. Fatta chiarezza su detti aspetti, infatti, sarà più semplice comprendere le variabili necessarie per capire come scegliere tra i vari modelli.

Se gli esemplari di grandi dimensioni possono presentare diverse modalità di compressione, ognuna adatta a determinati impieghi specifici, definire come funziona il compressore portatile è decisamente più semplice. Dovendo coniugare trasportabilità e compattezza con la funzionalità, sono relativamente pochi gli strumenti operanti a mezzo del classico pistone a stantuffo.

In maniera molto più semplice, il compressore aria portatile agisce in modo similare a una pompa di risucchio. Se quest’ultima, però, si limita a convogliare flussi di aria in un certo punto, il secondo la risucchia, per poi pressurizzarla, con minore o maggiore rapidità, in conseguenza all’azione dinamica di piccoli rotori o viti per poi dirigerla immediatamente verso l’uscita.

Per quanto semplice e dipendente da molteplici variabili costruttive specifiche, questa modalità di funzionamento risulta estremamente efficace nel momento in cui è necessario avere a portata di mano in tempi brevi un limitato quantitativo di aria compressa da immettere in un oggetto. Ovviamente la prestanza variabile da un modello all’altro dipende da fattori tecnici specifici.

In linea generale, comunque, è possibile definire una serie di elementi comuni alla maggior parte degli apparecchi, ovvero

  1. Motore
  2. Serbatoio
  3. Manometri e valvole
  4. Piedini, maniglie o strutture di appoggio

Il motore, come è senz’altro semplice intuire, è l’organismo regolante la prestanza effettiva del compressore portatile. Indipendentemente dalla modalità di alimentazione e dalle prerogative tecnologiche, quest’ultimo aspira il fluido circostante, lo incanala nel proprio sistema di pressurizzazione e lo comprime, generando una pressione adatta all’espulsione rapida dell’aria.

Il serbatoio, a onor del vero, non è presente in tutti i compressori piccoli. La maggior parte di tali strumenti, specialmente quelli di dimensioni più ridotte, non sono infatti dotati di una camera di immagazzinamento, erogando direttamente il flusso aspirato e compresso. Questi sono tipicamente i prodotti adoperati per usi molto leggeri e rapidi.

Il gonfiaggio di più pneumatici, ad esempio, richiede talvolta l’impiego di macchinari con maggiore prestanza, i quali possano assicurare una certa riserva di aria. A tale scopo esistono dunque modelli comunque di dimensioni ridotte e facilmente trasportabili, i quali però sono dotati di piccoli serbatoi da accumulo, tipicamente inferiori a 10 litri, come il classico compressore portatile 6 litri.

A volte viene fornita una sacca per il trasporto

Il manometro, il quale può essere analogico o digitale, serve a leggere e impostare i valori necessari allo scopo specifico per cui il compressore portatile viene adoperato. Le regolazioni consentite determinano la quantità e la pressione dell’aria in uscita dalla valvola di mandata, alla quale verranno collegati, pistole ugelli, tubature o altri accessori di gonfiaggio.

Nonostante si parli di apparecchiature facili da movimentare, è comunque indispensabile che la struttura possa essere maneggiata e appoggiata laddove necessario. In tal senso, molto spesso sono presenti maniglie, più o meno ampie a seconda delle dimensioni del mini compressore per auto, talvolta anche rivestite per assicurare la miglior presa.

Altrettanto importante è la presenza di una base di appoggio, la quale può risultare ampia quanto l’apparecchio stesso, oppure di piedini gommati di appoggio: in entrambi i casi, la struttura nell’insieme deve assicurare stabilità, oltre a trasmettere livelli bassi di rumori e vibrazioni. I compressori portatili più compatti, tuttavia, sono così piccoli da non necessitare di tali elementi.

Criteri di maneggevolezza

Trattandosi di apparecchiature realizzate in maniera specifica nell’ottica di risultare facilmente movimentabili, durante il processo di valutazione propedeutico a capire quale scegliere è indispensabile considerare attentamente le variabili legate alla praticità e alla maneggevolezza del compressore portatile. Tali caratteristiche influenzano infatti grandemente anche gli ambiti di uso.

In base alla destinazione di utilizzo prevista, per poter avere la sicurezza di comprare uno tra i migliori compressori portatili, prendere in esame le specifiche dimensionali è un passaggio obbligato. Ciò comporta, tuttavia, la necessità di rintracciare l’equilibrio più funzionale tra la portabilità e la semplicità di impiego in ogni situazione e l’effettiva prestanza dell’apparecchio.

È bene ricordare, a questo proposito, che un mini compressore per auto realizzato appositamente per assolvere a brevi compiti di gonfiaggio, pur risultando di certo estremamente pratico, potrà garantire prestazioni mediamente inferiori a quelle del compressore portatile professionale, il quale, al netto della minore compattezza, è di norma più versatile.

Per tale motivo, quindi, è bene chiarire in primis quali sono le proprie esigenze specifiche, fattore da rapportare poi alle particolarità strutturali, in modo da poter identificare con cognizione di causa qual è il compressore portatile migliore di cui dotarsi. Nello stesso tempo, sarà ovviamente utile filtrare il tutto in base ai rapporti qualità prezzo e alla fascia di mercato di riferimento.

Conformazione Ingombro Prestazioni Prezzo
A pistola o a tubo Estremamente piccolo, tanto da essere spesso adoperabile con una sola mano Prestanza limitata, adatto a brevi gonfiaggi e a situazioni di emergenza Di norma medio basso, consigliato per neofiti e usi molto sporadici
A bauletto Compatto e facile da movimentare, necessita almeno di un piano d’appoggio durante l’impiego Può garantire prestazioni di buona intensità e rivelarsi piuttosto affidabile Medio, in base alla qualità, adatto sia alle emergenze che a piccoli lavori in casa
Con serbatoio Movimentabile con rapidità, ma più ingombrante rispetto alle altre tipologie Nella categoria è senza dubbio il prodotto più performante Di solito più elevato, benché adeguato anche a usi relativamente impegnativi

I modelli con forma a pistola o a tubo sono quelli senz’altro più versatili dal punto di vista della maneggevolezza, poiché quasi sempre presentanti dimensioni estremamente ridotte, dai 20 ai 30 cm di lunghezza, e pesi da 500 g a 1 kg. Un compressore bici di tale genere è ovviamente inadatto a usi continuativi, pur essendo l’ideale per brevi interventi di piccola entità.

Diversamente, il compressore aria portatile conformato a bauletto ha di solito una struttura rettangolare con lati mediamente intorno ai 35 x 20 cm e un peso variabile da 1 a 3 kg. Rappresenta certamente la via di mezzo più adatta per coloro i quali desiderano un apparecchio più versatile, ma tuttavia ancora piuttosto semplice da movimentare in ogni situazione.

I modelli più compatti si possono portare in uno zaino

Al contrario, ricercando un compressore portatile professionale, grazie al quale si possa contare su un’elevata versatilità generica e operare con rapidità anche nell’ambito di situazioni più complesse, i prodotti con un piccolo serbatoio sono di certo i preferiti. Hanno quasi sempre misure superiori ai 40 x 40 cm e pesi da 5 a 20 kg, tuttavia le prestazioni risultano elevate.

Oltre alla presenza di maniglie o altri elementi atti a semplificarne lo spostamento, a prescindere dalla tipologia specifica di compressore portatile ricercato, è indispensabile valutare con attenzione i materiali costruttivi, i quali possono fare la differenza in molti sensi. Normalmente sono realizzati in plastica dura e metallo, la combinazione migliore in tal senso.

Tali peculiarità realizzative, oltre a influire sul peso e sulla facilità di movimentazione, devono essere prese in considerazione anche per quanto concerne il surriscaldamento dell’apparecchio. Qualche compressore ad aria portatile, infatti, soffre le lavorazioni prolungate, tuttavia molti modelli presentano rivestimenti specifici e protezioni interne ed esterne in tal senso.

Alimentazione e specifiche tecniche

Analogamente a quanto riportato considerando le variabili strutturali, per identificare il miglior compressore portatile, il quale possa rivelarsi aderente ai propri bisogni operativi, è imprescindibile un esame riguardante le caratteristiche tecniche. Queste ultime definiranno le prestazioni erogabili e la discriminante primaria in tal senso è la modalità di alimentazione, la quale può essere

  • Elettrica
  • A batteria
  • Tramite presa accendisigari

Il compressore portatile elettrico è di norma quello più performante, poiché, come spesso accade, questo tipo di alimentazione consente a qualunque macchinario di erogare prestazioni più elevate. Solitamente il collegamento alla rete elettrica è indispensabile per quei modelli dotati di serbatoio, i quali hanno una potenza compresa tra i 750 e i 1200 W, o tra 1 e 1,5 HP.

I macchinari di tale genere sono in grado di sviluppare pressioni elevate, rivelandosi adatti per essere utilizzati principalmente per piccoli lavori amatoriali di manutenzione in casa o all’interno del proprio garage. Essendo comunque compressori portatili ideati per essere usati in ambito domestico, i motori sono sempre monofase, cioè da collegare agli impianti a 220 V.

Relativamente più rari, tuttavia molto pratici, sono i prodotti alimentati per mezzo di una batteria integrata, solitamente agli ioni di litio, con un voltaggio normalmente da 12 V, in alcuni casi da 9 o da 18 V. Il livello di autonomia del compressore a batteria dipende dall’amperaggio di quest’ultima, da 2 a 4 Ah, ricaricabile in tempistiche da 1 a 3 ore con apposita basetta.

Il mini compressore portatile a batteria risulta assai facile da movimentare, data l’assenza di cavi, tuttavia non è in grado di garantire le medesime prestazioni dei modelli elettrici, pur rivelandosi adatto a essere usato in qualunque situazione richiedente un limitato impiego di aria compressa. Molto compatto, è spesso adoperato per gonfiare pneumatici in situazioni di emergenza.

Talvolta sono ricaricabili anche tramite USB

Allo stesso modo, si rivela utilizzabile in modo similare il compressore portatile 12v collegabile alla presa accendisigari dell’automobile. Apparecchi di questo tipo sono pensati in modo specifico per essere adoperati in contesti come il ripristino della giusta pressione di una gomma durante un viaggio e prelevano energia in corrente continua proprio dalla batteria del veicolo.

Anche in questo caso, le prestazioni sono mediamente limitate e non consentono di svolgere lavorazioni molto lunghe o gravose, tuttavia sono adeguate allo scopo costruttivo. Un compressore 12 volt professionale, però consente spesso l’attacco tanto alla rete elettrica quanto alla batteria dell’auto, risultando piuttosto performante e versatile, oltre che pratico.

Indipendentemente dalla modalità di alimentazione, la capacità operativa del compressore portatile è definita dai valori di pressione, portata e aspirazione. Nello specifico, il primo dato definisce la pressione alla quale il dispositivo può arrivare a comprimere l’aria da erogare, da 3 a 5 bar, fino agli 11 bar dei modelli migliori. È talvolta riportata anche in psi, kPa, atmosfere o kg/cm².

Se la capacità di aspirazione, espressa in L/min, designa semplicemente quanta aria il compressore portatile è in grado di risucchiare al suo interno per eseguirne la pressurizzazione, la portata è un criterio da considerare con molta attenzione. Detto valore, infatti, determina la quantità di aria compressa erogata in una certa unità di tempo, designando di fatto la rapidità di esecuzione dei lavori.

È infatti semplice comprendere come a maggiore portata corrisponda, ad esempio, un gonfiaggio più rapido dello pneumatico. Il classico mini compressore elettrico portatile garantisce portate mediamente comprese tra i 10 e i 50 L/min, tenendo presente che all’aumentare della pressione di uscita impostata corrisponderà una portata di erogazione minore.

Funzionalità e accessori

In aggiunta alle caratteristiche finora descritte, alle quali è senz’altro indispensabile fare attenzione prima di acquistare un compressore portatile, esistono ulteriori peculiarità utili a determinare quale tipo di modello è considerabile adatto alle previsioni di uso personali. Ovviamente, la presenza o meno di tali caratteristiche influisce anche sul fattore economico.

La principale differenza tra i compressori portatili si evidenzia dal fatto che essi possano essere regolati in modo analogico oppure digitale. La prima tipologia consente all’utente di leggere la pressione su un classico manometro e di impostare la portata desiderata agendo su una valvola di riduzione. Di norma tale configurazione si trova sui modelli con serbatoio.

Il compressore 12 volt per auto, invece, essendo normalmente più compatto, è dotato di un display digitale retroilluminato e di quadranti di regolazione grazie ai quali è possibile scegliere rapidamente le impostazioni di compressione. Molte volte sono presenti programmazioni preimpostate, ideali ad esempio per gonfiare la ruota di un’auto oppure quella di una bicicletta.

In linea generale questa tipologia di mini compressore 220v, quindi elettrico, oppure a batteria, è realizzata appositamente per permettere anche ai neofiti di eseguire piccole lavorazioni di manutenzione o pulizia senza incorrere in possibili errori derivanti dalla mancanza di esperienza. Operatori più esigenti, al contrario, preferiscono spesso la regolazione analogica.

Al netto di questa primaria e fondamentale distinzione, vi sono altre possibili funzionalità accessorie di un compressore portatile, cioè

  • Torcia LED
  • Autospegnimento
  • Tracolle e maniglie
  • Sensori di pressione
  • Rivestimenti insonorizzanti
  • Differenti terminali di erogazione

La presenza della torcia LED, o comunque di una modalità di illuminazione, è di solito presente sul classico mini compressore per auto, ideato per permettere di ripristinare la giusta pressione alle gomme della vettura. La possibilità di illuminare la zona di lavoro è utile soprattutto qualora, ad esempio, ci si trovasse a dover gonfiare uno pneumatico durante un viaggio notturno.

Il sistema di autospegnimento, allo stesso modo, è tipico di un compressore auto portatile adatto a un impiego sporadico da parte di utilizzatori relativamente poco esperti. Impostata la pressione desiderata, infatti, l’apparecchio interromperà immediatamente l’erogazione di aria, evitando inconvenienti come una gomma troppo gonfia o a rischio di esplosione.

Tenendo sempre presente che si parla di apparecchi ideati per poter essere trasportati con facilità, risulta particolarmente fondamentale, quantomeno per i compressori portatili meno compatti e che pesano più di 4 o 5 kg, la presenza di elementi facilitanti la movimentazione. Maniglie e cinghie a tracolla sono le possibilità più comuni in tal senso.

Le luci LED hanno spesso diverse modalità di illuminazione

Prendendo ancora in considerazione il più classico compressore portatile auto, i sensori di pressione presenti in molti modelli, compresi talvolta i piccoli e maneggevoli, risultano estremamente utili nell’ottica di misurare con accuratezza la pressione di uno pneumatico prima del gonfiaggio, altro accorgimento utile a evitare errori durante il lavoro.

Valutando invece quanto tali apparecchi possano spesso risultare piuttosto rumorosi, specialmente quelli dotati di serbatoi grandi e sviluppanti pressioni elevate, è bene valutare la presenza di una carcassa con rivestimenti insonorizzanti. Ciò consente di ridurre notevolmente le emissioni acustiche, arrivando fino ai soli 50 o 60 dB del compressore portatile silenziato.

Infine, alcuni compressori portatili offrono in dotazione differenti terminali di erogazione, i quali permetteranno di operare con versatilità su diversi oggetti. Gli elementi di questo genere più comuni sono tubi flessibili, gli aghi per palloni, le bocchette per il gonfiaggio di giocattoli e materassi, ugelli di conversione e adattatori necessari a operare su pneumatici.

Consigli d’uso e manutenzione

Dopo aver acquistato il compressore portatile ritenuto maggiormente adatto alle proprie necessità, è senza dubbio necessario curarlo in modo tale da garantirne la lunga durata negli anni. Con pochi accorgimenti pratici, infatti, sarà possibile avere la possibilità di poter contare, anche nei momenti di emergenza, su strumentazione funzionale e ben conservata.

Ogni qualvolta si utilizza il mini compressore portatile 220v è bene prima di tutto verificare lo stato di conservazione dei cavi di alimentazione, suggerimento valido ovviamente anche per i modelli da collegare alla presa accendisigari. Soprattutto nel caso in cui lo strumento venisse usato poco o solamente durante le emergenze, è bene periodicamente valutarne le condizioni.

In tal caso, oltre al semplice controllo visivo, può risultare utile, almeno una volta ogni 6 mesi, accendere il macchinario e testarne la funzionalità. Inoltre, prima di intraprendere lunghi tragitti in automobile o in moto, è bene ricaricare la batteria dell’apparecchio alimentato in tal modo, in special modo se quest’ultimo non viene utilizzato da molto tempo.

Dopo ogni uso è importante anche effettuare una pulizia con uno straccio asciutto del compressore aria portatile, soprattutto se l’impiego ha riguardato il gonfiaggio di uno pneumatico. Eventuali residui di grasso o di sporco, se non rimossi, possono nel lungo termine compromettere la resistenza della struttura nel suo insieme e portare, nei casi peggiori, a usura precoce.

I guanti contro il surriscaldamento sono a volte in dotazione

Nella medesima ottica di conservazione fisica dell’apparecchio, è senz’altro preferibile che quest’ultimo sia conservato con cura, all’interno di ambienti o contenitori riparati da umidità e sbalzi di temperatura. Se lo stoccaggio avviene nel bagagliaio dell’auto, può essere utile assicurarsi dell’assenza di infiltrazioni di acqua o umidità all’interno di quest’ultimo.

Contrariamente ai modelli più grandi adoperati in officine e per usi stazionari, i compressori portatili non necessitano di manutenzioni particolari, poiché i motori di questi ultimi sono sempre privi di lubrificazione a olio. L’utente, dunque, indipendentemente dalla frequenza di uso, non avrà alcuna necessità di effettuare controlli o sostituzioni di liquido lubrificante.

Allo stesso modo, il compressore portatile sprovvisto di serbatoio non presenterà neanche la necessità dello spurgo della condensa. Alcuni modelli con camera di immagazzinamento di aria, invece, sono dotati di un piccolo rubinetto, grazie al quale, con cadenza dipendente dalla frequenza di impiego, sarà possibile eseguire un rapido e semplice svuotamento dell’eventuale condensa.

Difficilmente tali macchinari necessitano di manutenzioni ulteriori, se vengono utilizzati in modo proprio e seguendo le indicazioni del manuale di uso fornito dall’azienda costruttiva. Nell’ottica di mantenere sempre intatte le funzionalità d’insieme, è possibile ogni 2 o 3 mesi lubrificare gli attacchi di uscita con poco grasso o 1 goccia di olio idraulico.

Essendo il compressore aria 12v un prodotto ideato nello specifico per il gonfiaggio, è possibile elencare qualche consiglio pratico per ripristinare la pressione di uno pneumatico, tenendo a mente le seguenti indicazioni

  1. Accendere il macchinario
  2. Impostare la corretta pressione
  3. Togliere il tappo e inserire nella gomma l’ugello
  4. Se non presente l’autospegnimento, spegnere una volta raggiunta la pressione
  5. Rimuovere l’ugello, chiudere il tappo dello pneumatico e spegnere l’apparecchio

Lo stesso procedimento riguarda l’intervento anche su altri elementi, come ruote di bicicletta, piscine o palloni, tenendo a mente che, in caso di gonfiaggio eccessivo, il compressore portatile potrà essere adoperato anche per diminuire la pressione all’interno dell’oggetto. Dovranno essere seguite ovviamente le specifiche del tipo di pneumatico da gonfiare.

Dal punto di vista della sicurezza, invece, il compressore portatile non è considerabile un macchinario pericoloso. È in ogni caso consigliabile, durante l’impiego, indossare occhiali e cuffie o tappi per le orecchie, oltre che appositi guanti per evitare bruciature in caso di surriscaldamento eccessivo della carcassa del macchinario.

Recensioni dei migliori compressori portatili

1. Black+Decker ASI300

Potendo raggiungere elevate pressioni di gonfiaggio molto facili da impostare per qualunque utente, il compressore portatile Black+Decker ASI300 si rivela un apparecchio versatile e performante, grazie al quale sarà possibile fare fronte a differenti esigenze di manutenzione e monitoraggio di vari elementi.

Black+Decker ASI300

Il modello più venduto

Black+Decker ASI300

(3.7)

Offerta: 57,83 Prezzo: 74,95 Sconto: 17,12 (23%) *

Sprovvisto di serbatoio e quindi assai compatto, semplice da utilizzare e capace di prestazioni di alto livello, Black+Decker ASI300 si configura senza dubbio come un apparecchio di qualità interessante, il quale potrà soddisfare le necessità di chiunque abbia bisogno di un prodotto adatto ad affrontare situazioni di emergenza stradale nel migliore dei modi.

Questa destinazione di uso ideale viene evidenziata in particolare dalle ottime peculiarità dimensionali di questo compressore portatile. La struttura, con pratica conformazione a bauletto, si dimostra già a colpo d’occhio compatta, comoda da movimentare e riporre sia all’interno di un garage come in auto. Nello specifico, le misure sono di 21 x 30,5 x 17,2 cm e il peso è di soli 998 g.

Nella confezione iniziale, come dotazione accessoria, sono presenti 3 differenti ugelli di erogazione, grazie ai quali è possibile gonfiare diversi tipi di oggetti per impiego sportivo. È ovviamente fornito anche un indispensabile adattatore adatto al gonfiaggio di pneumatici di veicoli. A tal proposito, considerando le prestazioni tecniche, si potrà intervenire su vari tipi di gomma, anche di mezzi grandi.

Doppia alimentazione

La particolarità che rende estremamente interessante questo compressore portatile è la doppia alimentazione, la quale consente di collegare il macchinario tanto alla rete elettrica domestica da 230 V quanto alla corrente continua di una batteria di auto, attraverso la presa accendisigari da 12 V. È chiaramente la versatilità generale a risultare incrementata, permettendo l’impiego in casa così come nel contesto stradale.

Ovviamente una simile peculiarità non serve a molto se non è supportata da cavi di lunghezza adeguata, tuttavia il prodotto in questione è ottimo anche da tale punto di vista. Nello specifico, il filo di collegamento da 12 V destinato alla presa accendisigari ha una misura di 3,1 m, la quale consente di arrivare a ogni angolo di un veicolo di normali dimensioni, mentre il cavo di collegamento elettrico è lungo 1,8 m.

Tutte queste specifiche assumono una valenza particolarmente interessante se considerate alla luce della prestanza tecnica di Black+Decker ASI300, senza dubbio molto elevata. In particolare, la pressione di esercizio raggiungibile è pari a ben 11,03 bar, corrispondenti per la precisione a 1103 kPa e 160 psi, ovvero valori più che sufficienti a soddisfare tutte le possibili necessità più comuni in tale sfera di intervento.

Facilità di regolazione

Fatta menzione della senz’altro notevole qualità tecnologica, è altrettanto importante valutare come il macchinario sia estremamente semplice da impostare e utilizzare, anche nel caso in cui venisse adoperato da neofiti. La tabella frontale elenca le pressioni medie per diverse applicazioni di gonfiaggio, mentre la regolazione precisa della pressione è ottenibile tramite la semplice rotazione di un quadrante.

Quest’ultimo, dotato di illuminazione, è posto attorno a un pratico display digitale di facile consultazione, sul quale sarà possibile leggere le regolazioni e le impostazioni. L’illuminazione, tanto della ghiera di comando quanto dello schermo di Black+Decker ASI300, è fondamentale, soprattutto nel caso in cui ci si dovesse trovare di notte ai bordi di una strada con l’esigenza di gonfiare una gomma.

Il processo di gonfiaggio è infine agevolato dalla funzione di spegnimento automatico, grazie al quale non sarà possibile incorrere nel rischio di gonfiare troppo o troppo poco lo pneumatico. Dopo aver raggiunto la pressione impostata, il macchinario si disattiverà automaticamente, consentendo quindi anche a chi non avesse esperienza di ripristinare la pressione ideale e, quindi, viaggiare in tutta sicurezza.

2. Stanley DN 200/10/5 AirBoss

Rivelandosi un mix equilibrato tra maneggevolezza e funzionalità, il compressore portatile Stanley DN 200/10/5 AirBoss ha delle caratteristiche di alto livello, le quali lo rendono ideale per fare fronte a molte necessità, compresi lavori più impegnativi di tipo manutentivo, in casa o in officina.

Stanley DN 200/10/5 AirBoss

Il prodotto migliore in assoluto

Stanley DN 200/10/5 AirBoss

(4.2)

Offerta: 115,28 Prezzo: 28,82 Sconto: 28,82 (100%) *

Realizzato in modo tale da risultare di semplice uso, duraturo ed efficace, Stanley DN 200/10/5 AirBoss vanta delle ottime specifiche sotto ogni punto di vista. La longevità dei suoi componenti è di certo elevata, considerando un tasto di accensione ricoperto da un rivestimento di protezione in gomma, così da proteggerlo da infiltrazioni di polvere, umidità o altri elementi.

Valutando ancora il lato prettamente costruttivo, è da citare la facilità estrema di manutenzione, praticamente nulla, dal momento che il macchinario ha un circuito di lubrificazione interna non necessitante di alcun controllo da parte dell’utente. Il serbatoio da 5 litri, a fronte della sua capienza, difficilmente produrrà una condensa tale da dover essere spurgata.

Tanto le suddette particolarità quanto l’effettivo lato tecnologico testimoniano discreta versatilità, poiché il compressore portatile, avente una soglia di emissione rumorosa dichiarata a un massimo di 97 dB, è adoperabile con successo sia per eseguire piccoli lavoretti di pulizia e manutenzione casalinghi che per brevi interventi di bricolage o gonfiaggio di pneumatici.

Buona potenza

Gli ambiti di utilizzo relativamente variegati fanno capo a una serie di peculiarità tecniche di certo notevoli, le quali dipendono in larga misura dal motore elettrico con cui il dispositivo è stato equipaggiato. L’impianto di alimentazione, infatti, ha una potenza di 1,5 HP, traducibili in circa 1100 W, e produce un regime di velocità a vuoto pari a 3400 giri/min.

Tali valori sono senza dubbio molto interessanti per un compressore portatile, considerando come, a fronte di dette specifiche, sia possibile fare affidamento su una capacità di aspirazione assolutamente notevole, dichiarata in ben 180 L/min. Il tempo necessario a raggiungere la pressione massima di 10 bar, o 145 psi, sarà dunque abbastanza limitato.

In concomitanza con la discreta rapidità operativa consentita da Stanley DN 200/10/5 AirBoss, va citata la facilità con cui quest’ultimo potrà essere adoperato. I valori di pressurizzazione sono infatti molto semplici da leggere sugli intuitivi manometri, mentre le regolazioni sono manovrabili per mezzo di una pratica valvola con la quale diminuire o aumentare la pressione.

Con comoda tracolla

Non sempre, tuttavia, gli apparecchi prestanti sono anche maneggevoli, ma il compressore portatile in questione si rivela di buon livello anche da tale punto di vista. In particolare, la presenza di una ergonomica maniglia, unitamente alla comoda cinghia a tracolla, permette di trasportare la strumentazione senza alcuna fatica e in tutta sicurezza.

Ovviamente, al netto dei suddetti elementi in dotazione che concorrono a definirne la buona trasportabilità, Stanley DN 200/10/5 AirBoss è da valutare in maniera ottima anche per quanto concerne la compattezza generale. La struttura nella sua interezza, infatti, misura 40 x 40 x 25 cm e pesa a vuoto complessivamente 9,5 kg, valore non eccessivo data la capienza del serbatoio.

È da menzionare infine la presenza di un piccolo vano di alloggiamento, al di sotto dell’interruttore di comando, entro cui è possibile stoccare e trasportare i vari accessori e i diversi terminali di erogazione. Risulta, in ultimo, molto importante seguire l’avvertenza secondo cui il macchinario dovrà essere disposto in orizzontale durante il funzionamento.

3. Stanley DST 100/8/6

Capace di fornire ottime prestazioni operative e di essere utile anche in interventi più estesi, Stanley DST 100/8/6 è il compressore portatile adatto se si ricerca un modello abbastanza performante da tornare utile non solo in caso di emergenza, ma al contempo piuttosto semplice da movimentare.

Stanley DST 100/8/6

Opzione silenzioso

Stanley DST 100/8/6

(4.2)

Offerta: 139,90 Prezzo: 34,98 Sconto: 34,98 (100%) *

Gli utensili specifici per il fai da te non sempre coniugano in maniera soddisfacente l’operatività con la maneggevolezza e la robustezza costruttiva, ma Stanley DST 100/8/6 risulta invece un esempio di eccellenza in tal senso. Ideato proprio per fare fronte alle esigenze basilari degli hobbysti, è dotato di un buon serbatoio che può contenere fino a 6 litri di aria.

Detta particolarità, non così comune per un compressore portatile, offre la garanzia di potersi impegnare in operazioni di bricolage, non strettamente legate soltanto a interventi di gonfiaggio o manutenzione. Ciò è possibile anche per via di un motore elettrico da 1 HP, vale a dire 750 W, il quale è inoltre protetto da una solida calotta di copertura in plastica robusta.

Oltre a rivelarsi quindi resistente e longevo negli anni, questo ottimo strumento potrà essere adoperato senza alcun problema anche da neofiti e operatori con poca esperienza. Il sistema di lubrificazione interno, infatti, è senza olio, fattore che determina una manutenzione ridotta al minimo, consistente solo nello spurgo della condensa per mezzo di un apposito rubinetto.

Basse emissioni di rumore

Al netto della grande semplicità di mantenimento e delle buone prestazioni consentite, il compressore portatile è stato progettato e costruito perseguendo l’obbiettivo di realizzare un macchinario particolarmente silenzioso. La tecnologia di costruzione avanzata ne permette un utilizzo estremamente discreto, poiché le emissioni acustiche sono di soli 59 dB.

Questo bassissimo livello di rumorosità evidenzia la possibilità di adoperare Stanley DST 100/8/6 in qualunque luogo e anche per lunghi periodi, con la sicurezza di non infastidire il vicinato. A ciò si aggiunga una struttura estremamente compatta e con un peso pari a 16,3 kg, dotata di comoda maniglia, grazie alla quale il prodotto sarà trasportabile con facilità.

Detta maniglia, proprio come la struttura nel suo insieme, è piuttosto ergonomica e il design costruttivo dell’apparecchio contribuisce a rendere molto semplici le operazioni domestiche o a domicilio, le quali spesso richiedono elevata maneggevolezza strumentale. L’intero telaio, inoltre, appoggia su 4 piedini gommati, utili a garantire stabilità e ridurre vibrazioni e rumore.

Utilizzo intuitivo

Se, quindi, Stanley DST 100/8/6 è senza alcun dubbio un modello di ottima fattura, robusto, affidabile e impiegabile ovunque ve ne sia il bisogno, è di certo importante valutare bene anche l’elevata facilità di uso generale. Il manometro su cui viene misurata la pressione di esercizio, infatti, è facile da leggere e la valvola di regolazione è intuitiva da manovrare.

A tal proposito, è possibile specificare un altro dato fondamentale per completare il quadro di valutazione molto positivo di tale prodotto. Il motore elettrico esegue i processi di compressione grazie all’azione di un performante pistone, il quale è in grado di garantire prestazioni di riempimento del serbatoio piuttosto rapide, producendo fino a 8 bar di pressione.

Azionabile in modo assolutamente elementare per mezzo di un semplice interruttore di comando on/off, questo compressore portatile è adatto in special modo a essere usato in ambienti casalinghi. A fronte delle specifiche tecniche, tuttavia, esso potrà essere impiegato anche per lavori di discreta entità, come ad esempio la verniciatura a spruzzo.

4. Tacklife M1

Interessanti caratteristiche costruttive di alto livello, tecnologia avanzata e struttura di qualità fanno di Tacklife M1 un prodotto di enorme utilità. Con un compressore portatile di questo genere sarà di certo scongiurato il rischio di ritrovarsi con le gomme a terra nel bel mezzo del viaggio.

Tacklife M1

Ideale per auto

Tacklife M1

(4.2)

Offerta: 35,99 Prezzo: 42,99 Sconto: 7,00 (16%) *

Progettato appositamente per venire in aiuto degli automobilisti e di chi vuole mantenere sempre perfetta la pressione dei propri pneumatici anche durante lunghe tratte, Tacklife M1, oltre a essere silenzioso, appena 65 dB, offre ottime prestazioni. In particolare, è in grado di riportare alla pressione ideale uno pneumatico sgonfio in tempistiche da 2 a 5 minuti.

Essendo adatto in modo specifico per interventi in casi di emergenza, ovviamente, il prodotto nella sua interezza presenta misure compatte e un peso di soli 1,9 kg, in modo tale da risultare comodo e pratico in ogni situazione. Il cavo di alimentazione, da collegare alla presa accendisigari dell’auto, ha una lunghezza di 3 m, mentre il tubo di erogazione in nylon misura 70 cm.

Il motore, alimentato appunto tramite la corrente continua a 12 V della batteria dell’automobile, è costruito in rame per garantire prestanza e affidabilità, e può erogare un flusso di aria di 40 L/min. Dal momento che la pressione sviluppabile è sufficiente a gonfiare anche gli pneumatici di veicoli più grandi, ad esempio i SUV, questo compressore portatile è di certo assai versatile.

Protetto dal surriscaldamento

In aggiunta alle prestazioni tecniche, è da valutare in maniera positiva anche la qualità costruttiva, la quale si dimostra ottima in primis considerando la doppia protezione dal surriscaldamento che la resistente e stabile struttura presenta. Nella medesima ottica è da menzionare la presenza di un fusibile nel connettore dell’accendisigari, il quale protegge la batteria dell’automobile.

La stessa tecnologia di buon livello è stata applicata ai sensori di pressione integrati e al manometro digitale del compressore portatile, estremamente preciso e aderente alla norma ANSI B40.1. Entrambi gli strumenti presentano una grande accuratezza di misurazione, la quale è quantificabile in ±0,5 psi, valore che assicura un gonfiaggio sempre ideale.

In proposito, è bene specificare come Tacklife M1 aggiunga circa 0,07 bar alla pressione erogata, in modo da compensare la piccola perdita dovuta al distaccamento dell’ugello una volta terminato il lavoro. La funzione di autospegnimento in tal senso si rivela molto utile, garantendo di raggiungere sempre la pressione ideale, senza incorrere in errori di lettura.

Tripla luce LED

Alla luce delle peculiarità finora descritte, il compressore portatile può di certo essere considerato come un apparecchio di buon livello, ma non è tutto. È infatti presente una luce LED con 4 elementi e 3 modi di illuminazione: la prima illumina l’area di lavoro, mentre le altre 2, con colori rosso e bianco, sono utili nel caso si debba chiedere aiuto o fare segnalazioni stradali.

Oltre a garantire quindi la sicurezza operativa in situazioni notturne e di emergenza, lo strumento in sé si dimostra facile da adoperare. Nel momento in cui si deve gonfiare una gomma, infatti, è sufficiente impostare la pressione desiderata con i comandi del display digitale, il quale può effettuare conversioni tra bar, psi e kPa, avviare il macchinario e attenderne lo spegnimento.

Infine, all’interno della confezione di Tacklife M1 si troveranno anche 4 diversi connettori di erogazioni, con i quali gonfiare palloni, pneumatici e altri oggetti, e un fusibile di ricambio per la presa di alimentazione. La sacca in nylon compresa consentirà di riporre l’intera attrezzatura in maniera sempre ordinata e sicura, garantendone la longevità.

Opinioni finali

Si tratti di fare fronte a esigenze riguardanti lavoretti di pulizia, preparazione di oggetti per il tempo libero o situazioni di emergenza stradale, avere a disposizione il miglior compressore portatile è di certo indispensabile. Vista però la quantità di modelli presenti sul mercato dedicato, è indispensabile effettuare indagini approfondite per capire quale scegliere, valutando sia le proprie necessità che i rapporti qualità prezzo.

Nel caso in cui si ricerchi un compressore portatile molto versatile, con il quale sia possibile lavorare agevolmente tanto all'interno del proprio garage quanto in contesti stradali, tra le migliori offerte è di certo da tenere in considerazione Black+Decker ASI300. L'ottima combinazione tra prestazioni e maneggevolezza giustifica ampiamente un prezzo comunque ridotto in base alle qualità del prodotto specifico.

Rimanendo in tema di apparecchi estremamente performanti, ma salendo leggermente di fascia, Stanley DN 200/10/5 AirBoss è un'alternativa che può fare gola a molti utilizzatori più esigenti. Quantunque la manovrabilità risulti anche in tal caso ottima, la presenza di un serbatoio offre una migliore autonomia, molto utile nel caso in cui ci si ritrovasse a svolgere di frequenti lavori più lunghi.

Valutando la possibilità di avere una riserva di aria compressa leggermente più ampia, il compressore portatile Stanley DST 100/8/6 risulta essere un'ancora più interessante offerta per chi vuole un dispositivo silenzioso, facile da trasportare, ma anche molto affidabile. Le peculiarità specifiche determinano un dispendio economico più elevato, il quale potrebbe però attrarre molto in presenza di sconti.

Qualora, invece, il budget a disposizione fosse inferiore, ricercando tra quei prezzi già abbastanza convenienti da non spingere nemmeno all'attesa dell'applicazione di uno sconto, Tacklife M1 è senz'altro una buona alternativa. Questo pratico ed efficiente modello, oltre a risultare particolarmente economico, è realizzato in modo specifico per essere trasportato in auto e utilizzato in tale contesto.

Quale compressore portatile scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Black+Decker ASI300 Black+Decker ASI300 57,83 € 74,95 * 17,12 € (23%) (3.7)
Stanley DN 200/10/5 AirBoss Stanley DN 200/10/5 AirBoss 115,28 € 28,82 * 28,82 € (100%) (4.2)
Stanley DST 100/8/6 Stanley DST 100/8/6 139,90 € 34,98 * 34,98 € (100%) (4.2)
Tacklife M1 Tacklife M1 35,99 € 42,99 * 7,00 € (16%) (4.2)

Domande frequenti

Può gonfiare le ruote di un camion?

No, per gonfiare pneumatici di camion e grandi mezzi articolati il compressore portatile non è sufficiente, poiché occorrono macchinari con portate e pressioni decisamente più elevate.

Deve aderire a normative specifiche?

I compressori portatili, non operando con elevate pressioni, non necessitano di rispondere a normative specifiche, fermo restando che è fondamentale la presenza della marcatura CE. Discorso a parte per il manometro, il quale deve aderire alla norma ANSI B40.1, regolante gli standard di precisione di misura della pressione.

Si può utilizzare come soffiatore?

Essendo un dispositivo in grado di emettere aria compressa può senz'altro essere adoperato come soffiatore per piccole operazioni di pulizia. Compiti più impegnativi, ad esempio il soffiaggio delle foglie in giardino, dovranno invece essere svolti da soffiatori appositamente realizzati.

Durante il gonfiaggio il motore deve essere acceso?

Utilizzando un compressore portatile ad alimentazione elettrica o con batteria integrata non è necessaria l'accensione del motore dell'auto, mentre, qualora si adoperasse uno strumento da collegare alla presa accendisigari, l'automobile dovrà essere messa in moto per poter alimentare il processo di pressurizzazione.

Qual è la lunghezza ideale dei cavi di alimentazione?

La misura dei cavi varia da un compressore portatile all'altro, tuttavia, il filo per l'alimentazione elettrica dovrebbe essere lungo almeno 1,5 m, mentre quello per l'attacco alla presa accendisigari dovrà misurare almeno 3 m.

Come si convertono le unità di misura della pressione?

Molti compressori portatili digitali consentono di impostare l'unità di misura. In caso contrario, le conversioni possono essere svolte tenendo presente che 1 bar equivale all'incirca a 1 atmosfera, a 14,5 psi, a 100 kPa e a 1 kg/cm².

La portata è sempre regolabile?

No, i compressori portatili dotati di serbatoio spesso consentono tale regolazione tramite apposite valvole, mentre i modelli più compatti permettono solamente di impostare la pressione adeguata al lavoro.

In che modo si può sapere la pressione adatta allo pneumatico?

Le automobili riportano la pressione adeguata, la quale può risultare differente tra le ruote anteriori e posteriori, sul manuale di uso. In caso di dubbi, tenendo a mente che alcuni compressori portatili indicano i valori medi, sugli pneumatici di auto, moto e biciclette sono quasi sempre riportate le pressioni ideali al caso specifico.