Migliore sintoamplificatore per musica del 2024

migliore sintoamplificatore per musica del 2024

Mettere in comunicazione tra loro diverse apparecchiature per sentire la radio può essere un’ardua impresa e dopo esserci riusciti oltretutto può capitare di non ottenere la potenza desiderata. Senza dover ricorrere a molteplici device, basterà dotarsi di Yamaha R-S202D, il sintoamplificatore con cui sarà possibile far risuonare dalle casse dei propri impianti di diffusione musica e parlato delle trasmissioni radiofoniche in formato analogico e digitale, prima effettuando la sintonizzazione e poi memorizzando le frequenze di interesse.

Confronto dei sintoamplificatori migliori

Yamaha R-S202D

Miglior rapporto qualità e prezzo

Yamaha R-S202D

(4.2)

Offerta: 259,95 € Prezzo: 269,00 Sconto: 9,05 (3%) *

  • Con antenna per ascoltare radio in FM, DAB e DAB+
  • Alta fedeltà grazie a progettazione Natural Sound
  • Si possono abbinare fino a 8 device via Bluetooth

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Pioneer VSX-832

Il prodotto migliore in assoluto

Pioneer VSX-832

(4.2)

Offerta: 499,00 € Prezzo: 599,00 Sconto: 100,00 (17%) *

  • Uso multi-stanza con FlareConnect e DTS Play-Fi
  • Include un microfono per il settaggio automatico
  • Tecnologia Reflex Optimizer per diffusori a soffitto

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Denon AVR-X1400H

Il modello più venduto

Denon AVR-X1400H

(4.2)

Offerta: 429,01 € Prezzo: 449,00 Sconto: 19,99 (4%) *

  • Consente di mettere un secondo woofer in zona 2
  • Possiede 6 ingressi HDMI per segnali audiovisivi
  • Supporta impianti di diffusione fino a 7.2 canali

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Come scegliere un sintoamplificatore

Descrizione e struttura

Chi ha la passione per la tecnologia tende a circondarsene in ogni ambito della propria vita, incluso quello domestico, dove a dominare sono le apparecchiature esclusivamente dedicate all’intrattenimento, quali ad esempio la televisione e gli impianti di diffusione sonora spesso persino dotati di una buona potenza e capaci di ricreare un effetto cinematografico.

Tralasciando gli apparati di uso più recente che spesso hanno il Bluetooth integrato, in molti casi si è costretti a trattare questi device come mondi a sé stanti senza avere la possibilità di farli interagire tra loro, ma acquistando un sintoamplificatore si riuscirà a creare un tutt’uno capace di garantire prestazioni di qualità e un’esperienza all’insegna del comfort.

Se ci si sta domandando un sintoamplificatore cos’è la risposta è semplice, si tratta di uno strumento dotato di tuner per sentire la musica trasmessa dalla radio e talvolta di un ricevitore av capace di veicolare segnali audiovisivi da una o più fonti a diversi terminali. Ciò lo rende una componente perfetta da aggiungere alla catena di tutti gli impianti home theatre a più canali insieme ad altri elementi da noi scelti, quali casse e lettori multimediali.

Nell’aspetto ricorda una scatola rettangolare grande circa 45 x 17 x 35 cm e dal peso tra i 4 e i 12 kg realizzato principalmente in metallo e con un design minimalista e monocolore solitamente sui toni del nero e dell’argento, così da adattarsi egregiamente a qualsiasi arredamento risultando sobrio ed elegante. Presentandosi in tal modo, tende a seguire una struttura ben precisa, la quale può essere suddivisa in

  1. Sintonizzatore
  2. Frontalino
  3. Circuiti
  4. Piedini
  5. Griglie
  6. Retro

Il termine “sintoamplificatore” nasce dal fatto che esso comprende al suo interno un sintonizzatore capace di ricevere trasmissioni audio in frequenze FM e AM e spesso pure quelle video.

In questo modo si riuscirà ad ascoltare il proprio programma preferito alla radio e a sentirsi come al cinema mentre si gusta un film riprodotto dal lettore blu-ray vedendo il video sullo schermo del tv o, in caso di abbinamento a un proiettore, direttamente sul muro, per poi sentirne in modo chiaro la componente audio suonata su tutti i canali dalle casse del proprio impianto hi-fi anche alla massima potenza consentita se necessario.

Infatti grazie al particolare design dei circuiti integrati non solo i segnali provenienti dalle sorgenti saranno veicolati ai terminali, ma li si potrà addirittura ritoccare e amplificare aumentando la potenza audio in uscita della musica suonata. Inoltre, laddove provvisto di un modulo Bluetooth integrato, riuscirà pure a trasmettere contenuti senza l’ausilio di fili.

Uno dei maggiori tratti distintivi nei sintoamplificatori è rappresentato dal frontalino, ovvero il lato anteriore, il quale racchiude tutti i comandi con cui controllare la tecnologia e le funzioni di cui dispongono.

Tra questi i sintoamplificatori possono disporre di uno schermo luminoso, svariati pulsanti, come il tasto di accensione e standby e quelli con cui regolare l’andamento di musica e video in riproduzione, e di una grossa manopola con cui modificare il volume in uscita talvolta seguita da altre più piccole con cui regolare alti e bassi.

Per poter usufruire di contenuti e servizi erogati da uno o più device e ritrasmetterli ad altri bisogna guardare il sintoamplificatore sul retro, poiché è la zona in cui di norma si trovano tutte le prese con cui attuare i collegamenti cablati necessari in uscita.

Di solito sul davanti è contraddistinto da una finitura spazzolata

Per non compromettere la resa finale spesso un sintoamplificatore è sorretto da 4 ampi piedini, così da preservare al meglio la tecnologia al suo interno, ma al tempo stesso non subire interferenze dovute alle vibrazioni e non scaldarsi eccessivamente rimanendo a diretto contatto col piano d’appoggio magari mentre viene usato al massimo della potenza consentita.

A migliorare questo specifico aspetto contribuiscono anche le griglie di aerazione di cui sono sempre muniti i sintoamplificatori su ogni lato, eccetto il frontalino e il retro. Ovviamente per evitare fenomeni di surriscaldamento bisognerà prestare attenzione a come vengono posizionati evitando ad esempio di metterli attaccati al muro.

A rendere l’esperienza ancor più piacevole ci pensano gli accessori in dotazione, tra i quali non manca mai un telecomando a infrarossi talvolta già provvisto di pile con cui controllare il sintoamplificatore da pochi metri di distanza magari standosene bellamente sdraiati a riposare.

In certi casi si riuscirà persino a ritoccare le impostazioni da un’altra stanza, purché si attivi la connessione Bluetooth sul cellulare e si installi un’apposita applicazione. Oltre al ricevitore in AM, FM e frequentemente pure in DAB e DAB+, come elementi indispensabili per l’ascolto della radio possono esserci 1 o 2 antenne da collegare all’occorrenza al sintoamplificatore sfruttando la sua parte posteriore.

Proprietà e caratteristiche

Che sia per guardare un film ricreando la resa e l’atmosfera del cinema o ascoltare musica da una playlist, chiunque vorrebbe godere di un’esperienza all’insegna della comodità senza rinunciare alla potenza e alle prestazioni di qualità.

Per riuscirci non ci si può circondare di apparecchiature a caso ma occorre come per qualsiasi acquisto fare le opportune valutazioni, analizzando innanzitutto il rapporto qualità prezzo del sintoamplificatore di proprio interesse.

A tal scopo per capire quale scegliere tra i tanti sintoamplificatori in commercio bisognerebbe controllare le proprietà di ogni singolo prodotto, cercando quello con peculiarità e funzioni più vicine alle proprie esigenze di uso quotidiano.

Parametri Valori medi
Assorbimento energetico Da 60 a 430 W a regime, da 0,1 a 0,3 W in standby
Impedenza dei diffusori Da 4 a 16 Ω
Stazioni memorizzabili Da 20 a 40 frequenze
Potenza per canale Da 40 a 165 W
Numero dei canali Da 2.0 a 7.2
Risoluzione video Fino a 4 K
Formati audio MP3, WAV, WMA, AAC
Copertura Da 10 a 40 m2
Codifica Dolby Atmos, DTS:X

Spesso sottovalutato, l’assorbimento energetico espresso in Watt (W) rappresenta la quantità di corrente elettrica necessaria affinché il sintoamplificatore funzioni correttamente. Esso a pieno regime può raggiungere i 430 Watt per scendere intorno ai 30 Watt quando acceso e in attesa di istruzioni per infine ridursi a soli 0,1 Watt durante lo standby.

Pur adottando anch’essa i Watt come unità di misura, la potenza per canale fa riferimento alla massima energia erogabile da ciascun altoparlante collegato al dispositivo, mentre l’impedenza dei diffusori indicata in Ohm (Ω) è il carico fornito al sintoamplificatore da ogni singolo speaker.

Queste 2 informazioni possono aiutare a capire quali siano i sintoamplificatori migliori, in quanto più adatti alle proprie casse e compatibili con la loro potenza audio e la copertura che si vuole ottenere, la quale corrisponde semplicemente alla metratura della stanza in cui si andrà a installare l’intero impianto hi-fi.

Potendolo utilizzare per ascoltare la radio grazie al ricevitore integrato, un sintoamplificatore dab offre la possibilità di sintonizzare e salvare diverse frequenze. La quantità di stazioni memorizzabili cambia da un modello all’altro ma viene sempre concesso di cancellare e modificare i salvataggi precedentemente effettuati.

Per poter sfruttare al meglio il proprio sintoamplificatore ed essere sicuri che possa riprodurre qualsiasi contenuto bisognerebbe verificare i formati audio supportati, tra i quali non mancano mai estensioni come MP3 e WAV, ma anche la risoluzione video, della quale il massimo valore può essere raggiunto da un sintoamplificatore 4k. Esso rappresenta un alleato fondamentale qualora si voglia realizzare un piccolo cinema tra le mura domestiche.

Si può controllare il volume di ogni singola cassa abbinata

In base a quanti speaker si vogliono collegare bisognerà guardare al numero dei canali disponibili, il quale può partire da 2.0 nel sintoamplificatore stereo per una singola coppia, mentre qualora si disponga pure di una porta per il woofer si sarà di fronte a un sintoamplificatore 2.1 canali disponibili.

Se poi si è in possesso di un impianto hi-fi provvisto di 3 casse frontali e 2 posteriori ci si dovrà orientare su un sintoamplificatore 5.1, il quale con l’aggiunta di un’ulteriore coppia di altoparlanti surround aumenterà i canali rendendo necessario dotarsi di un sintoamplificatore 7.1, la soluzione ideale per supportare adeguatamente il proprio home cinema in tutta la sua potenza sonora.

Nell’espressione con cui si indica il numero dei canali la cifra successiva al punto rappresenta la quantità di subwoofer collegabili all’apparato, la quale normalmente corrisponde a 1, ma potrebbe capitare di trovarsi davanti a un sintoamplificatore 7.2. In tal caso si tratta semplicemente di un device a cui è possibile associare addirittura 2 woofer in aggiunta ai canali disponibili.

Una simile tecnologia integrata nel sintoamplificatore può rivelarsi alquanto utile per suddividere le unità del sistema tra più stanze e ottenere una potenza adeguata per il numero dei canali senza per questo doversi procurare molteplici impianti né tantomeno dover rinunciare in nessun ambiente al caratteristico suono basso di queste casse speciali.

La suddivisione dei canali poi può addirittura ottimizzare l’effetto surround seguendo determinate codifiche, tra le quali le più ricorrenti sono quelle usate nei cinema moderni, ovvero Dolby Atmos, DTS:X, Dolby Vision.

Ingressi e uscite

Dovendo mettere in comunicazione tra loro molteplici apparecchiature elettroniche per l’intrattenimento, un sintoamplificatore talvolta ha il Bluetooth integrato, ma necessariamente dispone di più prese con cui stabilire dei collegamenti cablati con esse.

Pur essendo quasi tutte collocate sul retro del dispositivo, di solito la loro disposizione segue dei criteri ben precisi in modo da raggruppare determinate tipologie e così agevolare l’utente nell’eseguire i cablaggi grazie a colorazioni diverse e apposite diciture. Per capire come scegliere il modello giusto occorre valutare in base a prezzo e alloggiamenti disponibili, i quali in un sintoamplificatore si suddividono in

  1. Subwoofer
  2. Speaker
  3. Output
  4. Input

Come suggerisce il nome, in tutti i sintoamplificatori in corrispondenza della scritta “subwoofer” si sarà di fronte a 1 o 2 porte a cui abbinare queste particolari casse specializzate nell’emissione delle basse frequenze, mentre ciascuno speaker andrà attaccato tramite cavo di potenza a 2 connettori a banana o ad altrettanti RCA di norma disposti in fila.

Si tratta di elementi in cui i canali sono resi facilmente riconoscibili dai colori, poiché per consuetudine in tutti i sintoamplificatori quello di destra è sempre rosso e contraddistinto dalla lettera R, mentre quello di sinistra nero o bianco ed eventualmente indicato da una L.

Per poter riprodurre i propri contenuti ovviamente gli altoparlanti non bastano ma vanno messi in comunicazione con altri apparati da collegare adeguatamente servendosi di input e output situati sul retro del sintoamplificatore e avendo cura di rispettare il giusto ordine.

Infatti se ai primi, spesso chiamati ingressi in molti manuali di istruzioni, vanno associate le sorgenti, ovvero le fonti del segnale sonoro o audiovisivo, i secondi, in quanto uscite, devono essere attaccati agli apparecchi a cui si vuole ritrasmettere. Così facendo un sintoamplificatore potrà ad esempio catturare il film riprodotto dal lettore blu-ray collegato in entrata per trasportarlo in uscita al televisore.

Attacchi disponibili Device collegabili Modalità d’uso Tipologie di segnale
Mini-jack da 3,5 mm Cuffie Uscita Sonoro analogico
Jack da 6,3 mm Cuffie Uscita Sonoro analogico
Component Lettori multimediali Ingresso Audiovisivo analogico
Composito Videocamera Input e output Video digitale
Coassiale Lettore DVD Ingresso Audiovisivo digitale
Ethernet Modem Ingresso Dati digitali
Ottico Tv, soundbar Ingresso Sonoro digitale
HDMI Tv, decoder, console Input e output Audiovisivo digitale
RCA Speaker, giradischi Input e output Sonoro analogico
USB Pen drive Ingresso Dati digitali

Chi vuole cogliere ogni sfumatura di un audio trasmesso potrà farlo sfruttando di un sintoamplificatore le uscite mini-jack da 3,5 mm e jack da 6,3 mm per abbinarle al dispositivo e sentire in modo chiaro con le cuffie il risultato finale.

Se invece si desidera accedere a filmati, musica e file di altro tipo basterà inserire la propria pen drive nella porta USB o usufruire della rete locale grazie al collegamento attuato con cavo Ethernet al modem di casa. Infatti, oltre alla capacità di ricevere trasmissioni radio e segnali sonori, a fare la differenza tra amplificatore e sintoamplificatore è la possibilità di quest’ultimo di gestire pure quelli video.

Nel caso in cui l’obiettivo siano dei prodotti multimediali salvati su pc e cellulare, spesso per poter consultarli basterà servirsi della connessione Bluetooth di cui solitamente dispongono entrambi.

Quando si vuole attingere ai contenuti audiovisivi riprodotti da un device multimediale un po’ datato adoperare un attacco HDMI è impensabile, ma bisogna necessariamente rifarsi a ingressi tradizionali dalle prestazioni inferiori in termini di potenza in uscita complessiva, come component e coassiale.

Qualora la fonte sia una console di gioco dotata di tecnologia di ultima generazione basterà ricorrere a una delle prese HDMI integrate, di cui nel sintoamplificatore hdmi se ne trova solitamente più di una, avendo cura di non confondersi tra le diciture In e Out riportate accanto.

I modelli più avanzati permettono di associare fino a 20 apparecchiature elettroniche

Infatti, escludendo gli alloggiamenti che possono fungere solo da input, come accade per la porta USB, alcuni sono presenti in più unità, ma di essi solo una parte possono essere usati in tal modo.

È questo il caso dei connettori RCA sempre disponibili nel sintoamplificatore con ingresso phono, dove quest’ultimo serve esclusivamente a veicolare alla massima potenza la musica suonata da un vecchio giradischi con testina a magnete mobile (MM).

Ovviamente si potranno collegare anche apparecchi più recenti purché supportino la medesima tecnologia di comunicazione, come avviene nel sintoamplificatore con lettore cd, altrimenti spesso una buona alternativa altamente compatibile consiste nel ricorrere al cavo HDMI o a quello ottico, in base al tipo di segnale da trasmettere.

Funzioni aggiuntive

Quando all’interno delle mura domestiche si utilizzano device per l’intrattenimento per rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro non solo si desidera fruire di prodotti multimediali che rispecchino i propri gusti ma lo si vuole fare senza limitazioni imposte dalla tecnologia tali da escludere certe tipologie di apparati o determinati servizi.

Senza dover fare rinunce, col miglior sintoamplificatore sarà possibile personalizzare l’esperienza di uso calibrandola sulle proprie abitudini grazie all’ausilio di funzioni aggiuntive, quali

  • Memorizzazione delle frequenze
  • Collegamento biamplificato
  • Setup iniziale automatico
  • Controllo tramite app
  • Connettività wireless
  • Streaming online
  • Regolazione EQ
  • Multi-room

Potendo contare su un sintonizzatore integrato, un sintoamplificatore con radio dab così come quelli compatibili con trasmissioni in AM e FM di norma consentono la memorizzazione di frequenze, in modo da ritrovare facilmente i canali preferiti al prossimo utilizzo senza perdere tempo a cercarli.

Affinché tutto funzioni correttamente, basterà usare i pulsanti posizionati sul frontalino oppure il telecomando in dotazione o a volte anche il proprio smartphone grazie al quale si potrà attuare il controllo del sintoamplificatore tramite Bluetooth e app.

Tra le impostazioni ritoccabili vi è la regolazione dell’equalizzatore con cui si potrà modificare il livello di alti, bassi e volume in modo da adattarli al proprio ambiente domestico conferendo alla musica una potenza adeguata o al parlato l’effetto desiderato, ma qualora non si fosse pratici talvolta sarà possibile far eseguire il setup iniziale in modo automatico.

A tal scopo tra gli accessori inclusi nella confezione originale di alcuni sintoamplificatori viene fornito uno speciale microfono da collocare in diversi punti della camera in cui si è installato l’impianto home cinema al quale saranno fatti emettere dei suoni.

Da questa misurazione il sintoamplificatore sarà in grado di ricavare informazioni su posizionamento e funzionamento delle casse per correggerne l’emissione e ottimizzarne l’effetto surround laddove necessario. Chi non sa dove mettere le mani per effettuare i cablaggi spesso potrà contare sulle connettività wireless e Bluetooth di cui dispongono sempre più sintoamplificatori di ultima generazione.

È questo il caso del sintoamplificatore bluetooth capace di adoperare l’omonimo tipo di connettività per far riprodurre agli altoparlanti audio di vario genere, andando dalla musica alle note vocali, mentre con un sintoamplificatore wifi senza l’ausilio di fili si potrà sfruttare la rete internet domestica per accedere alla playlist salvata su noti servizi e piattaforme di streaming online, comprese le web radio.

Con certi è possibile riservare a ciascuna stanza la riproduzione di contenuti diversi

Se si vuole estendere l’esperienza d’ascolto a più aree della casa senza bisogno di creare appositi impianti di diffusione in ogni camera o di fare spostamenti dall’una all’altra, basterà dotarsi di un sintoamplificatore stereo hi fi della giusta potenza e munito di funzione multi-room.

Grazie a essa si potranno riposizionare gli speaker collocandone una parte nell’ambiente principale e i restanti in quello secondario denominato “zona 2”. Una simile tecnologia può agevolare chi possiede molti diffusori, poiché in questo modo ad esempio un impianto a 7.1 canali può trasformarsi in 2 rispettivamente da 5.1 e 2.0, mentre uno da 7.2 canali in un 5.1 e 2.1.

Dunque non sarà necessario comprare molteplici sintoamplificatori ad hoc, poiché con questo stratagemma si potrà usufruire di entrambe le zone contemporaneamente o in maniera disgiunta a seconda delle esigenze e persino controllarle talvolta sfruttando il Bluetooth e un’app installata sul telefonino.

I sintoamplificatori progettati per impianti da 5.1 canali in su sovente consentono di servirsi del collegamento biamplificato, detto anche “bi-wiring”, in cui per ciascuno dei canali di ogni altoparlante si può ricorrere a 2 cavi, così da separare la gamma medio-alta da quella bassa migliorando la trasmissione del segnale elettrico e ottimizzando in tal modo la risposta in frequenza.

Ovviamente per poter attuare questo particolare tipo di connessione le casse devono avere un certo numero di Watt e Ohm compatibili col sintoamplificatore in proprio possesso e in aggiunta disporre sul retro di 2 coppie di connettori.

Configurazione e utilizzo

Pur non essendo eccessivamente ingombrante, nel mettere in casa un sintoamplificatore compatto o grande occorre inevitabilmente trovargli una collocazione capace di sorreggerlo in maniera adeguata e al tempo stesso con cui riuscire a effettuare gli opportuni abbinamenti con tutte le apparecchiature coinvolte, casse incluse.

Queste ultime possono essere posizionate tutte davanti a sé altrimenti con assetto surround intorno all’ascoltatore oppure in parte sul soffitto o ancora solo alcune in un’altra stanza. Proprio perché le casse possono avere una disposizione alquanto variabile il loro cablaggio potrebbe risultare più o meno difficile, ma non impossibile, poiché basterà regolarsi con la lunghezza dei fili a disposizione.

Ovviamente per non creare disordine in casa i cavi all’occorrenza potranno essere nascosti sotto a tappeti o altrimenti raccolti e inseriti in canaline, così da ridurre pericoli d’inciampo o rischio che bambini e animali domestici li possano tirare, spostare o appendersi a essi facendo cadere tutto.

Una volta lasciato il giusto spazio al proprio sintoamplificatore home theatre e associati tutti gli elementi del sistema di diffusione riservando a ciascuno di essi uno dei canali a disposizione, l’installazione potrà dirsi conclusa. In questo modo dalle volte successive si sarà subito pronti per usarlo senza dover perdere altro tempo. Per un corretto utilizzo i passaggi da seguire normalmente sono

  1. Accendere il dispositivo
  2. Selezionare una sorgente
  3. Riprodurre un contenuto
  4. Regolare la riproduzione
  5. Ritoccare le impostazioni
  6. Infine mettere in standby

Cominciare a servirsi di un sintoamplificatore wireless o cablato è facile, basta azionarlo premendo l’apposito tasto di accensione situato sul frontalino oppure più comodamente sul telecomando in dotazione o ancora tramite Bluetooth e applicazione dedicata sullo smartphone.

Poi si procede con la scelta della fonte da cui si vuole attingere scorrendo l’elenco con una manopola o tramite tasti ad hoc e frecce direzionali del controller per selezionare di volta in volta solo quello che vogliamo vedere o sentire.

Talvolta è sufficiente questo piccolo gesto per poter iniziare ad assaporare immediatamente i segnali audiovisivi uscenti alla massima potenza ad esempio da tv o radio, in molti altri casi invece occorre prima scegliere il contenuto da riprodurre sia esso un video trasmesso da un lettore blu-ray, la musica di un file MP3 salvato su una pen drive o la canzone di una playlist memorizzata su un servizio di musica in streaming online.

Collegando il sintoamplificatore tramite HDMI a una console di gioco, anche gli amanti dei videogames potranno godere di un’esperienza immersiva circondati da un audio surround distribuito in maniera magistrale, così da cogliere tutti i rumori di ambiente e vivere in prima persona la missione che si sta cercando di portare a termine, magari sfuggendo per tempo a un agguato subito dopo aver sentito i passi di un nemico in avvicinamento.

Qualora invece si fosse interessati ad ascoltare uno specifico programma radiofonico, bisognerà sintonizzarsi sulla frequenza giusta manualmente o usufruire del rispettivo preset precedentemente impostato, impartendo l’ordine al sintoamplificatore col telecomando o laddove possibile con l’app e il Bluetooth del telefonino.

Alcune versioni supportano il controllo vocale

Ovviamente con tutti i sintoamplificatori in qualsiasi momento si potrà intervenire sull’andamento di musica e video in riproduzione all’occorrenza mettendo in pausa, scorrendo in avanti e indietro o semplicemente cambiando traccia se non addirittura sorgente.

Poter ritoccare le impostazioni del sintoamplificatore attraverso il telecomando, il frontalino o il Bluetooth combinato all’applicazione sullo smartphone è sempre possibile durante l’ascolto. Ciò può contribuire a ottimizzare la resa finale calibrandola sui propri gusti modificando il livello di alti e bassi, la potenza del volume o ricorrendo a una diversa modalità di surround audio.

Se il sintoamplificatore è abbinato a prodotti dello stesso marchio, ma talvolta pure di altri, quali lettore DVD, speaker e televisore, così da formare insieme a essi un home cinema a tutti gli effetti, spesso sarà possibile controllare ogni singolo elemento sfruttando solo il controller in dotazione o addirittura lo schermo del proprio cellulare, in tal caso purché la connessione Bluetooth sia attiva e l’app dedicata correttamente installata.

In questo modo, quando si avrà finito di utilizzarlo, basterà premere un pulsante ad hoc per mettere in sospensione il sintoamplificatore e tutte le apparecchiature elettroniche collegate senza bisogno di intervenire manualmente su ciascuna ma anzi risparmiando tempo compiendo un unico gesto.

In ogni caso, al termine della sessione bisognerebbe ricordarsi di selezionare il tasto on/standby del proprio sintoamplificatore così da ridurne i consumi elettrici mentre non lo si sta usando.

Sicurezza e normative

Anche se realizzato principalmente in metallo, il sintoamplificatore migliore all’apparenza può sembrare un oggetto resistente, ma andrebbe trattato con un certo riguardo in modo da preservarlo al meglio il più a lungo possibile, vista la delicatezza della tecnologia alla base di alcune sue componenti.

A tal scopo bisogna prestare attenzione a dove si intende installarlo, scegliendo un appoggio stabile e con attorno almeno 30 cm di spazio libero per ogni lato, così da assicurargli una corretta ventilazione e scongiurare eventuali fenomeni di surriscaldamento a cui alcuni sintoamplificatori possono essere soggetti dopo un lungo utilizzo.

Proprio perché nel suo design sono sempre comprese delle griglie di aerazione, la pulizia è un ulteriore aspetto da non sottovalutare, ragion per cui periodicamente è necessario passare il proprio sintoamplificatore con un panno morbido e asciutto, senza usare alcun detergente né tantomeno spugnette abrasive, le quali finirebbero solo col graffiare lo chassis se non addirittura comprometterne la finitura lucida e il colore.

Ovviamente nell’usare lo strofinaccio bisognerebbe laddove possibile proteggere con appositi gommini prese e aperture dei sintoamplificatori o altrimenti tralasciarle, in quanto zone talmente suscettibili alla polvere da poter causare malfunzionamenti o perdita di potenza e definizione nella resa finale.

Conseguenze simili possono essere dovute pure a variazioni repentine di umidità e temperatura, le quali contribuiscono alla formazione all’interno del sintoamplificatore di condensa dannosa per i circuiti integrati dell’apparato.

Di norma in basso nella mascherina ha sempre un’uscita jack o mini-jack

Al fine di evitare fastidiosi ronzii nella musica in uscita è consigliabile collocare il sintoamplificatore lontano da altri elettrodomestici. Solo dopo aver trovato la postazione ideale per l’installazione e aver attuato gli opportuni cablaggi si potrà finalmente attaccare il sintoampli alla presa di corrente per poter cominciare a utilizzarlo.

Nel caso in cui si usi il Bluetooth ad esempio per attingere a file salvati sul tablet bisognerà prima accendere l’apparecchio e poi stabilire la connessione. Qualora ci si dovesse assentare per lunghi periodi, magari in occasione di una vacanza, bisognerà ricordarsi di scollegarne l’alimentazione, così da limitare i consumi del sintoamplificatore e non avere spiacevoli sorprese al rientro.

Trattandosi di un’apparecchiatura elettrica bisogna sempre ricordare inoltre che anche il miglior sintoamplificatore può facilmente surriscaldarsi, specie se usato a piena potenza per parecchie ore consecutive. In questi casi è sufficiente fare ogni tanto delle pause di pochi minuti, così da lasciargli il tempo di raffreddarsi.

Chi decide di acquistare un sintoamplificatore tende a soffermarsi sulle caratteristiche fisiche e sulle specifiche tecniche del prodotto rispettivamente per valutare se il suo design starà bene col proprio arredamento e per capire se con le sue funzioni riuscirà ad adattarsi all’impianto home cinema già presente nella propria abitazione.

Simili ragionamenti, seppur leciti, spesso non tengono conto di un fattore importante, ovvero la sicurezza, la quale nei migliori sintoamplificatori può essere garantita solo dalla presenza di certe sigle sul libretto di istruzioni e sulla confezione originale. Tra quelle più frequenti vi sono

  • EN 60065
  • EN 50581
  • RoHS
  • THX
  • CE

Come ogni device elettronico capace di generare, registrare e riprodurre segnali audiovisivi, al fine di tutelare la salute dell’utente finale, anche i sintoamplificatori dovrebbero rispettare determinati requisiti, tra questi c’è la norma internazionale EN 60065 in quanto standard di riferimento per tutti i produttori del settore ed EN 50581.

Quest’ultima rientra nella direttiva RoHS sulla restrizione all’utilizzo di sostanze pericolose negli apparati elettrici ed elettronici, sintoamplificatori inclusi, rassicurando sulla bontà dei materiali di cui è composto l’oggetto, i quali non potranno nuocere in alcun modo all’uomo.

Sinonimo di qualità per quanto riguarda il suono, il marchio THX, acronimo di “Tomlinson Holman Xperiment”, garantisce sull’ottima risoluzione audio del proprio sinto amplificatore, il quale riuscirà ad avere una resa talmente fedele e surround da poterla paragonare a quella riscontrabile all’interno di una sala del proprio cinema preferito.

Ovviamente avere garanzie sulle funzioni del prodotto è importante, ma lo è altrettanto verificare sempre la presenza della sigla CE, l’unica a certificare che il sintoamplificatore migliore rispetta sempre tutte le leggi vigenti nella Comunità Europea, tutelando così anche i consumatori italiani.

Recensioni dei migliori sintoamplificatori

1. Yamaha R-S202D

Quando il segnale sonoro è talmente gracchiante da non far sentire il proprio programma radiofonico preferito si può ricorrere al sintoamplificatore Yamaha R-S202D, il quale permette sintonizzazione e memorizzazione di molteplici frequenze FM e di trasmissioni digitali in DAB e DAB+.

Yamaha R-S202D

Miglior rapporto qualità e prezzo

Yamaha R-S202D

(4.2)

Offerta: 259,95 Prezzo: 269,00 Sconto: 9,05 (3%) *

Con un peso di soli 6,7 Kg per 43,5 x 14,1 x 32,2 cm, Yamaha R-S202D ha uno chassis in metallo spazzolato dal design minimalista così da abbinarsi alla perfezione a qualsiasi stile di arredamento.

Inoltre, essendo adeguatamente sorretto da 4 ampi piedini cilindrici, lo si può posizionare su qualsiasi superficie piana, sia essa quella di una mensola o di un mobile, purché gli si lasci ai lati abbastanza spazio per una corretta aerazione attraverso apposite griglie.

Il retro di questo sintoamplificatore stereofonico dispone di 4 ingressi RCA, ciascuno con uno spinotto bianco per il canale sinistro e uno rosso per il destro, contraddistinti sopra dalle diciture CD, Line 1, 2 e 3 e una uscita analogica in corrispondenza di quest’ultima. Subito accanto si trova una sezione esclusivamente dedicata alle casse in cui è possibile attaccarne fino a un massimo di 4 con un’impedenza da 4 a 16 Ω e in tal modo erogare una potenza di 145 watt per ciascuno dei canali disponibili.

FM, DAB e DAB+

Dopo aver inserito in una presa ad hoc l’antenna a filo in dotazione, si potrà iniziare ad ascoltare la radio tramite FM, DAB e DAB+, prima effettuando la sintonizzazione manuale o automatica delle frequenze per poi memorizzarne non oltre 40, così da ritrovarle facilmente senza perdere tempo al prossimo utilizzo. Con questo sistema è possibile assegnare a ogni stazione un numero preciso e all’occorrenza pure cancellarla e sostituirla con un’altra.

Per capire se la procedura è stata eseguita correttamente basta guardare le scritte che appaiono nello schermo di questo sintoamplificatore situato al centro del frontalino, il quale non manca di mostrare RDS e le informazioni sul canale. Oltre al display LCD a fondo nero e indicazioni luminose, Yamaha R-S202D è munito di 2 spie, una verde a sinistra per accensione e standby e una blu a destra a mostrare quando il Bluetooth viene utilizzato, e svariati pulsanti per ricercare e salvare le stazioni radio.

Vi sono poi un tasto on/off, quelli di regolazione di alti e bassi, altri 2 a scatto per selezionare la zona d’ascolto tra A, B o entrambe e una manopola grossa per il volume. Se poi si vuole cogliere ogni dettaglio di una musica basterà attaccare le proprie cuffie al jack da 6,3 mm situato sulla mascherina.

Natural Sound

Avvalendosi della tecnologia Natural Sound, i circuiti interni di Yamaha R-S202D sono progettati con un design capace di far seguire al segnale sonoro il percorso più breve in modo da mantenerlo alla massima fedeltà e garantendo così le migliori prestazioni, poiché avrà un audio privo di interferenze o rumori di fondo.

Questo metodo può essere sfruttato ancor meglio associandolo a un’unica coppia di casse tramite collegamento biamplificato, ovvero usando 2 cavi per ogni diffusore cosicché le prese nella zona A siano riservate esclusivamente a tweeter e midrange mentre quelle della B solo al woofer. Ascoltare musica senza fili con questo sintoamplificatore è possibile grazie alla connettività Bluetooth 4.1 di cui è provvisto.

In tal modo basterà posizionare il proprio smartphone a una distanza massima di 10 m, dopodiché metterlo in comunicazione con l’apparato effettuando almeno al primo utilizzo la sincronizzazione tra i 2. Per riuscirci si preme sul telecomando in dotazione la freccia su per pochi secondi, finché sullo schermo non si passerà dalla scritta lampeggiante “pairing” a una fissa “connected”. Con questo metodo si possono salvare fino a 8 device diversi, dopodiché verranno sovrascritte le memorie più vecchie.

2. Pioneer VSX-832

La configurazione di un sintoamplificatore può risultare difficile agli utenti più inesperti, ma con Pioneer VSX-832 si riuscirà a semplificare il compito a chiunque sfruttando il microfono incluso nella confezione originale, il quale dopo aver eseguito delle misurazioni effettua un settaggio automatico.

Pioneer VSX-832

Il prodotto migliore in assoluto

Pioneer VSX-832

(4.2)

Offerta: 499,00 Prezzo: 599,00 Sconto: 100,00 (17%) *

Per adattarsi al maggior numero possibile di apparecchiature, questo sintoamplificatore nella parte posteriore ha diversi ingressi audio, tra cui uno di tipo coassiale, uno ottico per i segnali digitali e 2 RCA per lettori blu-ray e DVD e decoder satellitari a cui si possono abbinare i 2 video compositi.

Ovviamente qualora si disponga di apparecchi più recenti ci si potrà servire di uno dei 4 input HDMI disponibili. Proprio grazie a questi collegamenti analogici si sarà in grado di ritrasmettere i contenuti riprodotti al proprio televisore, ovviamente purché esso venga attaccato a uscita HDMI-ARC.

Riuscendo a erogare una potenza di 130 watt per ciascuno dei canali disponibili, Pioneer VSX-832 supporta casse con un’impedenza tra 4 e 16 Ω da associare ordinatamente ai rispettivi alloggiamenti contraddistinti dalle diciture Front, Center, Surround/Height e nel caso delle prime e delle ultime pure dalle iniziali R e L. Inoltre per assicurare funzioni aggiuntive sul retro ha anche una presa Ethernet, una USB e una per l’antenna della radio.

Microfono MCAAC

Dentro alla confezione originale di questo sintoamplificatore si trovano un’antenna a filo FM per interni, una seconda a telaio AM, il telecomando RC-957R insieme a 2 batterie AAA per alimentarlo e infine uno speciale accessorio per essere più agevolati durante il setup iniziale.

Si tratta del microfono MCAAC, ossia un sistema di calibrazione acustica a più canali che registrando i suoni di prova emessi dai diffusori all’interno della camera in cui è stato installato permette all’apparato di riprodurre le sonorità delle sorgenti collegate adattandolo a potenza, distanza e posizionamento degli speaker e persino alla metratura della stanza.

La configurazione audio di Pioneer VSX-832 può avvenire in modo completamente automatico selezionando l’opzione “Full Auto”, cosicché sia il dispositivo stesso a effettuare le misurazioni e regolazioni opportune. Se invece non si è soddisfatti del risultato o semplicemente lo si vuole ritoccare in parte magari settando da soli il volume e le diverse gamme sonore di ciascun altoparlante, basterà sfruttare il “Manual EQ Select”, grazie al quale si potrà aumentare o abbassare ogni valore di 12 dB.

Reflex Optimizer

Grazie ai 5.1 canali supportati, a Pioneer VSX-832 possono essere abbinate fino a 5 casse, di cui 3 posizionabili frontalmente insieme al subwoofer e una coppia sul retro, altrimenti si può provare a realizzare un sistema a 3.1.2 in cui si collocano tutte le unità solo davanti a sé disponendo in colonna gli elementi frontali con quelli surround o ancora installando questi ultimi sul soffitto così da risultare sopra la propria testa in linea d’aria.

Un simile accorgimento può assicurare un resa migliore durante la visione di un film in Dolby Atmos specie se combinato alla tecnologia Reflex Optimizer, un’opzione con cui accentuare l’effetto di riflessione verso l’alto migliorando le prestazioni complessive. Con dimensioni di 43,5 x 17,3 x 32,05 cm e un peso di 8,6 Kg, questo sintoamplificatore sul retro, oltre alle svariate prese di uscita e ingresso, possiede 2 antenne per ottimizzare il raggio di copertura delle connettività senza fili di cui dispone.

Tra queste c’è il wi-fi da 2.4 e 5 GHz e il Bluetooth 4.1, grazie alle quali senza bisogno di alcun cavo si potrà associare l’apparecchio a diversi dispositivi mobili di ultima generazione, per riprodurre trasmissioni radiofoniche e musica da servizi di streaming online e sentirli in più ambienti, qualora si abbiano device compatibili con FlareConnect e DTS Play-Fi.

3. Denon AVR-X1400H

Se in casa si dispone di un home cinema composto da tanti elementi e svariate casse può far comodo servirsi di Denon AVR-X1400H, il sintoamplificatore dotato di numerose prese e molteplici canali con cui si riuscirà a distribuire l’ascolto addirittura in 2 stanze differenti.

Denon AVR-X1400H

Il modello più venduto

Denon AVR-X1400H

(4.2)

Offerta: 429,01 Prezzo: 449,00 Sconto: 19,99 (4%) *

Alimentato a 230 V, Denon AVR-X1400H quando è in funzione ha un assorbimento pari a 430 watt che si riducono a 39 watt nel momento in cui smette di suonare, se non addirittura a 29 watt quando è in modalità ECO, la quale può essere attivata e gestita diversamente per zona 1 e 2.

Al fine di ridurre ulteriormente i consumi a soli 0,1 watt basterà metterlo manualmente in standby o altrimenti impostare un timer di spegnimento da 10 a 120 min in base alle proprie esigenze. Queste e altre impostazioni possono essere settate attraverso il telecomando RC-1217 fornito insieme a 2 pile AAA nella dotazione di questo sintoamplificatore grazie a pulsanti dedicati pure alla selezione delle sorgenti da cui attingere e al controllo di riproduzione e volume.

Un altro metodo consiste nello scaricare e installare sul proprio telefonino la app Denon AVR Remote, la quale fornisce completo accesso al menù di configurazione e alle informazioni sullo stato del dispositivo.

Fino a 7.2 canali

Questo sintoamplificatore da 8,5 Kg di peso per 43,4 x 15,1 x 33,9 cm supporta speaker da 4 a 8 Ω fino a un massimo di 7.2 canali per ognuno dei quali può erogare una potenza di 145 watt, l’ideale per un ambiente di medie dimensioni.

Eventualmente si possono usare le 2 casse surround posteriori e un secondo subwoofer per realizzare un impianto multi-room in un’altra stanza, in quanto basterà attaccarli rispettivamente alle prese con dicitura Surround Back L e R e Pre-Out 2 per dar vita alla zona 2, mentre servendosi dei restanti connettori e del Pre-Out 1 si creerà un sistema a 5.1 canali nella camera in cui si è installato l’apparecchio.

Chi ambisce a una diffusione audio perfetta nel proprio salotto tenendo conto della sua metratura e degli arredi al suo interno, potrà riuscire nel suo intento grazie al microfono e al relativo supporto fornito tra gli accessori di Denon AVR-X1400H abbinato alla funzione Audyssey Room Correction. Basterà posizionare la periferica in 3 modi diversi per poi lasciarle effettuare le opportune misurazioni seguite dalla modifica delle impostazioni di equalizzazione sulla base dei dati rilevati.

Streaming e prese

Le 2 antenne posteriori di cui è provvisto consentono a questo sintoamplificatore di sfruttare le più comuni connettività wireless, ovvero il wi-fi di casa con entrambe le bande possibili e il Bluetooth 3.0. Se nel primo caso la distanza tra i dispositivi è dettata dal raggio d’azione del proprio modem, il quale può variare di parecchi metri da un modello all’altro, nel secondo invece l’apparato da collegare non dovrà trovarsi a più di 30 m dall’unità di amplificazione.

Dopo aver associato i device desiderati si potrà godere delle canzoni trasmesse dalle radio online e dai più famosi servizi di musica in streaming con la qualità garantita da formati quali WMA, MP3 e MPEG-4 AAC.

Se invece si vuole affiancare Denon AVR-X1400H a un tv, quest’ultimo non dovrà essere necessariamente di ultima generazione, poiché per riuscirci basterà usare le molteplici prese collocate sul retro dell’apparecchio. Tra queste vi sono per il video 2 ingressi e una uscita analogici e un output HDMI e 6 HDMI-In, mentre per l’audio 2 input RCA e 2 di tipo ottico. A essi vanno aggiunte le porte USB, Ethernet, quella per l’antenna FM e AM e quelle riservate ad altoparlanti e woofer.

4. ONKYO TX-NR686

Non sempre si ha voglia di alzarsi dal divano per andare ad accendere il sintoamplificatore in salotto, per questo ONKYO TX-NR686 agevola l’utente in qualsiasi operazione consentendo di controllare l’apparato da frontalino, telecomando, app installata sul telefonino e talvolta pure con la propria voce.

ONKYO TX-NR686

Ottima alternativa

ONKYO TX-NR686

(4.2)

Offerta: 597,87 Prezzo: 649,00 Sconto: 51,13 (8%) *

All’interno della sua confezione grande ben 53,9 x 26 x 45 cm per 12,5 Kg, oltre a questo sintoamplificatore vi sono un’antenna FM e una AM per ascoltare la radio, il telecomando RC-911R con una coppia di batterie AAA per alimentarlo e un microfono con cui effettuare il setup iniziale del suono uscente.

Proprio grazie a questa periferica si potranno ottenere le prestazioni migliori da tutti i diffusori collegati indipendentemente da grandezza e conformazione della stanza. Sul lato destro del frontalino di ONKYO TX-NR686 si trova una grossa manopola per la regolazione del volume, mentre sul sinistro ve ne sono 2 più piccole ciascuna abbinata a un pulsante rispettivamente per modificare la modalità audio e ritoccare i valori di alti e bassi.

Al centro spicca un display nero con scritte LED in verde di cui è possibile variare la luminosità scegliendo tra 3 valori al fine di vedere persino al buio spie di funzionamento e informazioni sullo stato del dispositivo.

Controllo vocale

Supportando uno dei più famosi assistenti vocali in circolazione, è possibile impartire precise istruzioni a ONKYO TX-NR686 semplicemente pronunciando delle frasi ad hoc adeguatamente elencate sul sito del produttore. Tale funzionalità permette di gestire ogni dettaglio relativo a quanto riprodotto dall’apparecchio stesso ed eventualmente da altri compatibili esclusivamente quando si usufruisce di una specifica piattaforma online.

Questo però non è l’unico servizio di musica in streaming di cui dispone, poiché se ne potranno usare ulteriori compresi quelli dedicati all’ascolto senza fili e in più ambienti. Che sia guardare la tv o sentire la radio, per far eseguire dei compiti a questo sintoamplificatore si può ricorrere alla Onkyo Controller App, ovviamente purché prima la si scarichi e installi sul proprio smartphone o tablet, altrimenti è sufficiente avvalersi del telecomando incluso.

Oltre al tasto on/standby e a quelli per la selezione della fonte da cui attingere e della modalità a cui ricorrere, comprende anche quelli con cui gestire l’andamento di video e musica in riproduzione, i quali permettono addirittura di ripetere una traccia o di seguire un ordine casuale se essa è all’interno di playlist e CD.

Wireless e cablato

Nei suoi 10 Kg di peso per 43,5 x 17,35 x 37,95 cm, il retro di ONKYO TX-NR686 non annovera solo 2 antenne pieghevoli capaci di ruotare all’indietro di 90° e ai lati di 180° per migliorare la ricezione dual band delle connettività wi-fi e Bluetooth 4.1, ma pure molteplici prese per i collegamenti cablati.

Tra queste si trovano un USB, un Ethernet, 2 per le antenne AM e FM, 2 output HDMI e 7 HDMI-In, 2 input video compositi e component, 2 ingressi ottici, uno coassiale e 7 RCA, tra cui uno Phono. Esso si presta all’abbinamento di un vecchio giradischi con testina a magnete mobile (MM) del quale è possibile attaccare la massa al morsetto con accanto la scritta GND.

Potendo contare su una coppia di alloggiamenti esclusivamente dedicati ai subwoofer e 2 RCA contraddistinti dalla dicitura Zone 2, con questo sintoamplificatore sarà possibile realizzare un impianto multi-room. Infatti, essendo un sistema a 7.2 canali in grado di erogare una potenza di 165 watt per ciascuno di essi, potrà essere addirittura suddiviso tra 2 stanze così da costituire nel primo un impianto da 7.1 e nel secondo uno da 2.1 canali ai quali si potranno persino trasmettere contenuti diversi.

Opinioni finali

A volte la televisione può avere un audio poco soddisfacente, ma per fortuna migliorabile collegandola a speaker associati a un sintoamplificatore a più canali compatibile, il cui prezzo può variare molto in base a caratteristiche e funzioni del modello scelto, tuttavia la presenza di una speciale offerta o di uno sconto personalizzato possono rendere accessibili anche le versioni più costose.

Quando si vuole godere dei propri brani preferiti egregiamente suonati dal proprio impianto hi fi, si può ricorrere a Yamaha R-S202D, uno dei sintoamplificatori di fascia bassa al miglior rapporto qualità-prezzo. Grazie a esso si potranno collegare diverse casse per ascoltare musica da un CD o un programma radiofonico trasmesso per via analogica o digitale.

Per impostare correttamente l’equalizzazione del proprio sintoamplificatore non serve perdersi dietro alle tantissime configurazioni di cui dispone, piuttosto conviene affidarsi a Pioneer VSX-832, il dispositivo di fascia media capace di assicurare tra le migliori prestazioni della sua categoria grazie al microfono in dotazione. Infatti basta collegarlo e avviare il settaggio automatico per ottenere un risultato adeguato.

Chi deve gestire un home theatre costituito da tanti elementi diversi con un sintoamplificatore di fascia media come Denon AVR-X1400H potrà godere della migliore adattabilità che si possa desiderare riuscendo a collegare svariate casse e subwoofer e all’occorrenza distribuendoli tra 2 stanze diverse. Così non si dovranno acquistare molteplici impianti di diffusione, ma si riuscirà a fare tutto con uno.

Abbinare apparecchiature diverse non è utopia, ma affinché tutto funzioni correttamente occorre un sintoamplificatore di fascia alta come ONKYO TX-NR686, il quale dispone di varie prese e tipologie di connettività wireless, Bluetooth incluso. Così si potranno attuare collegamenti cablati e non e persino usufruire dei migliori controlli dati dalla possibilità di ritoccare qualsiasi impostazione tramite telecomando o app.

Nel valutare quale scegliere tra le tante varianti in commercio non bisogna lasciarsi impressionare dai prezzi elevati, i quali talvolta possono essere alleggeriti da offerte promozionali e sconti dedicati, quanto piuttosto si dovrebbe tenere conto delle funzioni a noi necessarie. Ad esempio procurandosi un sintoamplificatore multiroom da 5.1 canali si riuscirà a distribuire adeguatamente tutte le casse in più camere.

Quale sintoamplificatore scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Yamaha R-S202D Yamaha R-S202D 259,95 € 269,00 * 9,05 € (3%) (4.2)
Pioneer VSX-832 Pioneer VSX-832 499,00 € 599,00 * 100,00 € (17%) (4.2)
Denon AVR-X1400H Denon AVR-X1400H 429,01 € 449,00 * 19,99 € (4%) (4.2)
ONKYO TX-NR686 ONKYO TX-NR686 597,87 € 649,00 * 51,13 € (8%) (4.2)

Domande frequenti

Si può usare un sintoamplificatore per vedere un film in 3D?

Certamente, purché il televisore, i lettori multimediali e tutte le apparecchiature video collegate supportino il formato 3D, sintoamplificatore incluso.

Dispone di un timer di spegnimento?

Normalmente sì, poiché laddove presente questa impostazione consente di risparmiare sui consumi elettrici mettendo in standby il sintoamplificatore una volta trascorso un tempo preimpostato, il quale può andare da una manciata di minuti a diverse ore.

Può essere inserito in qualsiasi home theatre?

Dipende, sì se si tratta di un impianto realizzato ex novo con ogni singola componente scelta personalmente, mentre non sarà possibile farlo in presenza di un kit già pronto, comprensivo di un’unità di amplificazione.

Perché non riproduce alcuni dei file salvati sulla pen drive?

Può capitare in caso di contenuti memorizzati in formati non compatibili. Per questo motivo prima dell’acquisto di uno o più sintoamplificatori è buona prassi verificare quelli supportati leggendo le specifiche tecniche del prodotto.

È collegabile ad un mixer audio?

Di norma sì, l’importante è verificare che entrambi gli apparati abbiano almeno una tipologia di connettore in comune, la quale solitamente è RCA, dopodiché basterà mettere in comunicazione l’ingresso del sintoamplificatore con uscita del mixer.

Si possono ascoltare i brani di una playlist in modo non sequenziale?

Certo, molti sintoamplificatori tra le impostazioni offrono l’opportunità di seguire un ordinamento casuale degli elementi di un elenco e addirittura di ripeterne la trasmissione più volte di seguito.

Perché la riproduzione va a scatti?

Le ragioni possono essere le più disparate, andando da una presa mal inserita all’utilizzo di una risoluzione troppo elevata fino alla cattiva ricezione delle frequenze della radio o del segnale Bluetooth o wi-fi.

È possibile visualizzare il menù di configurazione sul tv?

Spesso sì, poiché tanti modelli di sintoamplificatore hanno una speciale funzione per cui quando collegati a un televisore possono mostrare in sovraimpressione sul suo schermo tutte le opzioni disponibili così da facilitare la navigazione dei menù.